Pipì dei cani: Confedilizia chiede che si faccia rispettare l’ordinanza comunale

Il provvedimento prevede che i conduttori di cani debbano munirsi di una bottiglietta d’acqua per diluire le deiezioni liquide dei loro animali

Dog beagle smelling and survey around car wheel before pee, The car had a different smell of dog pee.

Far osservare una volta per tutte l’ordinanza comunale con la quale si prescrive ai proprietari di cani di lavare le deiezioni liquide prodotte dai loro animali, dotandosi di adeguati contenitori d’acqua.

È quanto chiede la Confedilizia piacentina al Comune di Piacenza evidenziando come dal 2015 ad oggi tale ordinanza, che prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa in caso di inosservanza, non sia mai stata fatta rispettare.

Il provvedimento fu emesso a seguito delle pressanti richieste della stessa Confedilizia ed i più entusiasti si erano dichiarati i proprietari di case e negozi che fronteggiano le strade, che si auguravano che, in questo modo, non sarebbero più stati costretti a subire – specie quando c’è scarsità di piogge, come accade, in genere, durante la stagione estiva – il cattivo odore della pipì dei cani sui loro fabbricati.

Ma – come detto – ad oggi la situazione non è cambiata e le deiezioni liquide sono ancora sotto gli occhi di tutti e imbrattano non solo vasi privati e fioriere comunali ma anche i marciapiedi ed i muri dei palazzi storici della nostra città e capita continuamente, passeggiando per il centro, di imbattersi in veri e propri laghi maleodoranti.

Ed i gestori dei negozi del centro continuano ad essere obbligati a lavare con acqua e candeggina i muri esterni dei propri esercizi commerciali per eliminare le macchie ed i cattivi odori causati dall’urina dei cani.

L’ordinanza del Comune impone in particolare a coloro che conducono gli animali “di pulire immediatamente le deiezioni liquide prodotte dagli animali su marciapiedi, strade, piazze pubblici o di uso pubblico, ecc., portando con sè opportuni contenitori d’acqua”. La stessa prevede inoltre che “l’inosservanza delle disposizioni contenute nel provvedimento adottato comporta l’applicazione della sanzione amministrativa di cui all’art. 7 bis, comma 1 bis del D.Lgs n. 267/2000, da € 25,00 a € 500,00, fatta salva l’applicabilità dell’art. 650 del Codice Penale (inosservanza di provvedimenti dell’Autorità)” disponendo che “alla vigilanza sull’osservanza della presente ordinanza, all’accertamento ed all’irrogazione delle sanzioni provvedano, per quanto di competenza, il Corpo di Polizia Municipale, nonché ogni altro agente od ufficiale di polizia giudiziaria a ciò abilitato dalle disposizioni vigenti”.

La Confedilizia in questi ultimi anni è più volte intervenuta sul problema delle deiezioni liquide, a salvaguardia del decoro della città e a protezione dei proprietari di immobili, interessando anche l’Assessore alla Polizia urbana dell’attuale Giunta e sollecitando la sorveglianza dei Vigili urbani in considerazione soprattutto del fatto che non risultano essere state erogate sanzioni per l’inosservanza del suddetto provvedimento. L’Assessore, interpellato anche dal consigliere dei Liberali Piacentini Antonio Levoni, aveva risposto che il Comune avrebbe fatto una specifica campagna di sensibilizzazione e informazione, in quanto era preferibile agire in prevenzione piuttosto che sanzionando.

Il risultato dell’azione preventiva è sotto gli occhi di tutti.

La Confedilizia piacentina fa appello pertanto alla Giunta comunale affinchè finalmente intervenga in modo deciso per risolvere il problema, sanzionando coloro che, per menefreghismo ma soprattutto maleducazione, non portano con sé e non utilizzano la bottiglietta d’acqua violando l’Ordinanza comunale in vigore.

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