Polo logistico Adidas. Fit-Cisl: “Sul futuro di 200 lavoratori non si scherza”

Si è tenuto oggi, 25 luglio, un attivo delle delegate e dei delegati della Fit-Cisl di Piacenza a cui hanno partecipato il Segretario Generale della Fit-Cisl Emilia-Romagna Aldo Cosenza e il Segretario Generale della Fit-Cisl Nazionale Salvatore Pellecchia. Nell’ambito dell’incontro sono state illustrate le posizioni che la CISL, attraverso il suo Segretario Generale Luigi Sbarra, assumerà nell’incontro previsto mercoledì prossimo fra il Presidente del Consiglio e le organizzazioni sindacali per tutelare e rafforzare il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni degli italiani e per discutere della decisione della multinazionale tedesca Adidas di chiudere il polo logistico di Piacenza, che impiega circa 200 lavoratrici e lavoratori, trasferendo tutte le attività in provincia di Mantova.

Una decisione, quest’ultima, inaspettata e ingenerosa nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che in questi anni hanno contribuito al successo dell’azienda. Una decisione duramente contrastata dalle maestranze piacentine che hanno organizzato sin dal giorno della comunicazione ufficiale manifestazioni, presidi e scioperi chiedendo anche il coinvolgimento e l’intervento – a tutela del territorio – delle istituzioni piacentine e regionali.

 “L’azienda di articoli sportivi deve mantener fede alla responsabilità sociale che ha nei confronti di queste lavoratrici e di questi lavoratori” ha affermato Pellecchia. “Atteso che il successo e la crescita che l’azienda sta avendo nel nostro Paese sono direttamente commisurati al contributo dei dipendenti, i quali hanno lavorato in questi ultimi anni in condizioni non facilissime, è doveroso tutelarli” ha incalzato Cosenza.

“Si tratta di persone e non strumenti usa e getta da abbandonare all’occorrenza per seguire mere logiche di business e, conseguentemente, qualche punto percentuale in più di redditività”. Questo il commento del Segretario Generale Pellecchia, che prosegue: “Confidiamo in ravvedimento operoso della società che, così come ha determinato questa situazione adesso dovrà trovare un modo per risolverla, mostrando attenzione e sensibilità per il destino di questi lavoratori. Il mantenimento del lavoro rappresenta un obiettivo prioritario e non si può giocare con il futuro di queste persone e delle loro famiglie, quindi da parte nostra sollecitiamo l’impegno della società a trovare una rapida soluzione, anche in ottica di outplacement e quindi ricollocazione dei dipendenti, che salvaguardi anche l’economia di queste famiglie e del territorio” conclude Pellecchia.

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