Prenotazioni vaccini 40/50enni in Emilia Romagna. L’opposizione parla di caos

Il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri (Fdi) ed il suo collega di partito Marco Lisei attaccano la regione per come è stata gestita lacampagna di vaccinazione degli over 40

Come abbiamo scritto ieri la fase di prenotazione e vaccinazione della fascia 40/54enni, in Emilia Romagna, non sembra aver funzionato granché. Capita così che cinquantenni i cui medici hanno deciso di non vaccinare alla fine si sino prenotati in farmacia ed abbiano già fatto la vaccinazione in Arsenale o all’Expo (molti ricevendo la dose unica di Johnson & Johnson) mentre loro coetanei che verranno vaccinati dai medici curanti hanno ricevuto appuntamento chi il 15 chi il 21 giugno (senza spesso sapere che vaccino riceveranno). E’ ovviamente molto difficile per un medico curante poter “competere” con un centro vaccinale ed infatti molti curanti hanno rinunciato. Sarebbe interessante sapere quanti medici di medicina generale effettueranno la vaccinazione e quanti invece hanno preferito declinare: un dato che abbiamo richiesto alla Regione e che ci auguriamo di ricevere al più presto.

Della vicenda si sta occupando anche la politica a partire ovviamente dall’opposizione in consiglio regionale.

Così Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

“Leggiamo sulla prima notizia del sito on line della cronaca locale di un grande giornale nazionale non certo sospettabile di simpatie per la destra che in Emilia Romagna è il “Caos vaccini” e che i nati dal 1967 a 1971 devono tornare a prenotare la somministrazione del siero. Nessuno ha smentito il quotidiano, quindi vuol dire che è vero caos. Siamo arrabbiati, ma non sorpresi: già il commissario Figliuolo aveva richiamato al Regione, già la Fondazione Gimbe aveva detto che qualcosa non andava e che in Emilia-Romagna la campagna vaccinale andava a rilento. Ora la conferma. Potremmo dire: “lo avevamo detto”, ma sarebbe un’amara consolazione: da parte di questa Giunta servono meno propaganda e più fatti. Meno arroganza e più umiltà. Serve rispetto per i morti, per le persone che hanno perso dei propri cari o che sono in difficoltà economica. Servono fatti come stanno avvenendo nelle Regioni amministrate dal centrodestra (non si possono smentire). Prendente ad esempio la Lombardia dove c’è stato il coraggio di ammettere i problemi e l’umiltà di risolverli e ora proprio la Lombardia svetta per efficienza e numero di vaccinati. Qui da noi invece si arranca sulla salute dei cittadini. Di chi è la colpa del “Caos vaccini” di cui parla il quotidiano on line?”

Gli dà manforte anche il suo compagno di partito Marco Lisei (Fdi) che in un’interrogazione ricorda come “l’apertura alla categoria dei cinquantenni della possibilità di sottoporsi alla vaccinazione è stata molto pubblicizzata sia livello nazionale, sia a livello regionale, tuttavia non risulta sia stata contemporaneamente avviata un’adeguata campagna di informazione per la popolazione e per i medici di medicina generale, che si dovrebbero occupare delle prenotazioni e delle somministrazioni”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “se corrisponde al vero che le indicazioni e i protocolli per la gestione delle prenotazioni della popolazione ‘over 50’ sono state comunicate ai medici di medicina generale e alle altre figure coinvolte, successivamente all’apertura della fase a loro riservata, se non ritiene necessario intervenire per verificare se ci sono state mancanze da parte dei responsabili e quali azioni intende intraprendere al fine di evitare che possano accadere in futuro”.

Il consigliere chiede inoltre risposta da parte dell’amministrazione regionale ai seguenti quesiti: “La Regione ritiene necessario procedere alla realizzazione e alla diffusione di un calendario che possa permettere a tutti i cittadini, che via via avranno accesso alla vaccinazione, di sapere il periodo in cui con probabilità saranno chiamati per sottoporsi a vaccinazione al fine di consentire anche la possibilità di poter pianificare le ferie e ogni altra attività? La Regione intende attivarsi perché venga realizzato rapidamente un sistema più efficace di comunicazione basato su SMS o altro, al fine di facilitare la convocazione di cittadini in attesa di vaccinazione quando sono disponibili dosi non utilizzate di vaccino nei vari hub della regione che attualmente risulterebbe affidata a un semplice passaparola che escluderebbe tutte quelle persone che non hanno conoscenze tra il personale impiegato nel centro?”.

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