Presentata la lista @sinistra a sostegno di Cugini

E’ stata presentata la lista @sinistra a sostegno del candidato sindaco Stefano Cugini.

I candidati

Giulia Deviletti (capolista)
Andrea Alessandrini
Morena Arbasi
Claudia Bossalini
Daniel Enrique Bozzarelli
Daniele Ciolli
Mariagrazia Cristalli
Danilo Derba
Giuseppe Dossi
Tiziana Ferrari
Raffaele Fumi
Giorgio Gaiuffi
Ana Greta Gobbi
Orazio Gobbi
Roberto Lovattini
Giuseppe Marino
Maria Albina Mattarello
Marco Mazzoli
Antonello Mortilla
Antonio Mosti
Giovanni Michele Rizzitiello
Simona Savoia
Emanuela Schiaffonati
Pietro Tagliaferri
Davide Vanicelli

I punti principali del programma
Educazione alla pace
Tra le principali attività che potrebbe svolgere un’Amministrazione Comunale ci sono: la promozione di una cultura di Pace e di convivenza in collaborazione con la scuola e le associazioni di volontariato e di solidarietà. L’obiettivo deve essere quello di partire dalle scuole ma estendere il coinvolgimento a tutti i cittadini. Nessuno è “vecchio” o inadatto per contribuire alla Pace e alla convivenza.
L’adesione al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace che promuove diverse
iniziative tra cui:
– la Marcia per la Pace Perugia Assisi;
– il progetto “adotta un popolo “ con il quale ci si impegna ad ospitare il rappresentante di un popolo ;
– il programma “La mia scuola per la pace” con l’invito alle scuole di Piacenza ad inserire nel proprio POF un progetto di educazione alla Pace.
– La promozione di una cultura di risoluzione dei conflitti utilizzando modi alternativi e nonviolenti con la formazione di mediatori a tutto campo. Questo sarebbe utilissimo in diverse situazioni quali ad esempio:
– i conflitti che possono scaturire dall’uso di spazi verdi, di spazi attrezzati, di mancata osservanza del rispetto di regole comuni, ecc…
La salute è un bene sociale
La tutela della salute non può dipendere unicamente dal servizio sanitario, ma soprattutto dall’investimento che la politica fa sui fattori che incidono sulla qualità della vita dei cittadini.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che le condizioni socioeconomiche e culturali sono i fattori da soli pesano per il 50% sul nostro stato di salute.
E’ quindi evidente che la maggior parte dei fattori che impattano sulla nostra salute sono modificabili: stili di vita, reti sociali, condizioni di vita e di lavoro, condizioni socioeconomiche, culturali e ambientali.
Inoltre è noto che tutela e promozione della salute sono coniugate con equità sociale.
Se uguaglianza significa dare alle persone le stesse cose, gli stessi servizi, equità è dare alle persone le stesse possibilità di salute.
L’equità è la possibilità per ciascuno di raggiungere il miglior livello possibile di salute e di accesso e qualità delle cure. La nostra azione politica ha ben chiaro che equità sociale e salute sono due concetti strettamente legati tra loro.
Sappiamo come le disuguaglianze sociali e, in particolare, le disuguaglianze in salute stavano già aumentando prima del Covid, ma l’esperienza della pandemia le ha ulteriormente accresciute.
Per ridurre le disuguaglianze è necessario intervenire con azioni politiche, sanitarie e non, capaci di interrompere i vari meccanismi che le determinano. Occorre, per questo, promuovere stili di vita più sani, coinvolgere i cittadini e i governi locali nelle decisioni in materia di salute, valutare l’impatto sulla salute di progetti produttivi ed ambientali, diffondere l’assistenza sanitaria di base (Case della Salute) affinché tutti i servizi sanitari siano più facilmente accessibili alle persone e soprattutto a quelle più disagiate.
Logistica
All’interno del polo logistico deve esserci un coordinamento unico e dedicato, ad esempio, sotto la Direzione Generale che assembla vari settori del comune: urbanistica, trasporti e mobilità, socio sanitario. L’area logistica VA RIPENSATA come una città nella città, dove inserire servizi per i residenti delle zone circostanti (lavaggio strade con il recupero delle acque piovane, viabilità alternativa ecc), per gli operai (ambulatori esami, trasporti pubblici, ecc) e per favorire il trasporto ferroviario a quello su gomma e l’accesso di mezzi meno inquinanti dento la cintura della tangenziale.
La tutela dei beni pubblici coinvolgendo le scuole e le comunità di quartiere. Occorre rimettere al centro degli obiettivi formativi di scuole e delle altre agenzie educative la promozione dell’Etica del bene comune, rifuggendo il familismo amorale, fenomeno in crescita che investe non solo la classe dirigente e politica ma anche la gente comune e che può sfociare in corruzione, evazione fiscale, truffa e omertà mafiosa.
Lo sviluppo dell’etica della cura, che viene articolata in: cura di sé, degli altri, dell’ambiente, e che può essere considerata un modo per contrastare l’indifferenza attuale.

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