L’altro ieri il Pro Piacenza è definitivamente fallito. Come se non bastassero le polemiche, lo sgretolamento generale della società per far capire un destino inevitabile. Tuttavia la tragedia nasconde una piccola storia.
Dopo la partita persa 20 – 0 col Cuneo, sulla pagina Facebook della società (post del 17 dicembre 2018) molti calciatori dilettanti e semi-professionisti tra il serio e il faceto si candidarono a giocare anche gratis, per traghettarla almeno fino a fine campionato, forse. Alcuni candidarono in modo goliardico il proprio gruppo di amici: “Visto che non avete calciatori da mettere in campo, per la prossima partita noi siamo disponibili”, scriveva Giovanni Piccolo. Altri scrissero il proprio CV calcistico per invogliare la squadra a dargli una possibilità. Le richieste provenivano da ragazzi di più nazionalità e da più parti d’Italia (E’ il caso dello stesso Piccolo), chiedendo solo un rimborso per il viaggio. Scrissero giocatori ghanesi, uruguaiani, egiziani. Uno di loro propose di inviare i propri highlights, veniva dalla Premier League delle Maldive, tale Marlle Habila.
Forse cercavano solo una vetrina, forse volevano dare un briciolo di dignità ad una squadra storica di fatto fallita. Rimane il fatto che l’amore sano per il calcio porta a gesti di spessore come questi, e a una domanda: cosa sarebbe successo se…?
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