Il prossimo “Novara Pride” sarà dedicato a Elisa Pomarelli

Dopo tanto clamore suscitato a livello nazionale dalla cronaca di questo omicidio, arrivano i primi eventi dedicati a Elisa Pomarelli fuori dai confini locali. Come riportato da Gay.it infatti, il prossimo Novara Pride sarà dedicato alla ragazza 28enne uccisa da Massimo Sebastiani.

Sono però numerose le perplessità che solleva questa decisione. Molti si chiedono se sia una manifestazione opportuna e rispettosa del “sentire” di una famiglia che è stata suo malgado travolta da un evento triste e doloroso e non ha neppure ancora potuto celebrare i funerali.

Duro il giudizio che Edoardo Pivoni, esponente piacentino di Atomo Arcigay, esprime sulla manifestazione, attraverso un commento postato sulla  pagina Facebook del Novara pride: Perché l’associazionismo gay di Novara si appropria così di una tragedia per fini ideologici per pubblicizzare il suo Pride? A parte che era piacentina e non certo novarese, la corsa mediatica su queste tragedie mi nausea. È stata uccisa perché donna, è un femminicidio, non è stato primariamente un delitto omofobico”.

Qualche amica di Elisa invece applaude all’iniziativa ed annuncia la propria presenza sabato 14 nella città piemontese.

Queste le motivazioni a base della scelta secondo gli organizzatori della manifestazione:

“Quello di Elisa Pomarelli, 28 anni, è stato a tutti gli effetti un duplice omicidio: da una parte l’ennesimo caso di brutale femminicidio, dall’altra il disgustoso processo di beatificazione che la stampa nazionale ha condotto nei confronti dell’assassino. La colpa di Elisa è stata quella di non ricambiare un amore che non sarebbe mai potuto nascere. È stata farsi carico di secoli di lotte femministe, ascoltare il proprio Io. Ad animare Elisa è stato lo spirito che 50 anni fa ha acceso la miccia dei Moti di Stonewall.

Senza inutili giri di parole, Elisa Pomarelli è morta perché ha rivendicato il proprio diritto di rifiutare un uomo. Di parole, spesso dannose, ne abbiamo lette troppe: noi riteniamo sacrosanto che il Novara Pride di questo sabato sia dedicato alla figura di Elisa. Oltre a rientrare pienamente nello spirito della nostra manifestazione, siamo convinti di voler rispondere a tanta violenza con la gioia e la sfrontatezza che ha sempre caratterizzato questa Comunità. La memoria di Elisa va portata in piazza affinché il suo coraggio, quello di una donna fieramente lesbica, non sia stato vano”.   

L’autopsia conferma: Elisa è stata strozzata

Intanto l’autopsia sul corpo di Elisa ha confermato che la ragazza è morta per strozzamento. Nonostante i risultati siano ancora parziali, sembrano confermare le dichiarazioni di Massimo Sebastiani in sede di interrogatorio. Presenti all’autopsia, svolta presso l’Istituto di Medicina Legale di Pavia, il medico legale Marco Ballardini, l’esperta di entomologia forense Simonetta Lambiase e il tossicologo Luca Morini. Erano presenti anche Giovanni Quaratino, nominato dai genitori di Elisa e per Sebastiani c’erano la criminologa Roberta Bruzzone e il medico legale Novella D’Agostini.

Le indagini ora si stanno concentrando sulla ricerca del cellulare della donna.

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