Quanto mi costi mascherina! Le segnalazioni di costi pazzi dei dispositivi e la risposta di Federfarma

Ormai chiunque ha sentito parlare dei costi delle mascherine. I fortunati che la trovano a poco più di un euro, chi a 3, chi 6 o addirittura 10 o 12, a seconda anche del tipo. Un nostro lettore ci segnala di aver speso 30 euro per “2 mascherine FFP2 e una scatola di guanti in lattice”. Si domanda “con che coscienza si arriva ad un sistema simile di sciacallaggio, vista la situazione dovrebbero essere date con una spesa minima visto che non tutti possono permettersi di comprarle“. 

Luca (nome di fantasia) non sa di essere stato a suo modo fortunato. Alcuni per quel kit ci hanno lasciato anche 50 euro, per un totale di 3 giorni di utilizzo. Poi si è di nuovo daccapo.

Ma sono gli stessi operatori di Federfarma ad aver chiesto chiarimenti con una nota che è disponibile integralmente anche sul loro sito: “Federfarma fa sapere di aver lanciato già da tempo l’allarme su possibili speculazioni sul prezzo delle mascherine e di aver proposto, senza essere ascoltata, interventi per contrastare il fenomeno.

E’ stata Federfarma, a più riprese, a chiedere a tutte le amministrazioni competenti una serie di chiarimenti per fare in modo che le farmacie stesse potessero vendere le mascherine a prezzi imposti e senza inutili adempimenti burocratici, che si ripercuotono negativamente sulla qualità del servizio ai cittadini.

Ed è stata sempre Federfarma a proporre che la distribuzione delle mascherine, provenienti dal canale della Protezione civile, fosse effettuata gratuitamente dalle farmacie”. 

IL NODO PREZZI  

Federfarma infine sottolinea: “Per quanto riguarda i prezzi delle mascherine e gli odiosi fenomeni speculativi Federfarma fin da subito si è attivata per costituirsi parte civile contro soggetti, anche interni alla categoria, che si dovessero rivelare colpevoli. 

In merito alle possibili speculazioni sui prezzi delle mascherine, è Roberto Tobia, segretario nazionale Federfarma, ospite di 24 Mattino su Radio24 a spiegare: “ci siamo mossi in maniera ferma, abbiamo chiesto a tutte le nostre associazioni regionali e provinciali di evidenziare se ci fossero fenomeni distorsivi del mercato. Ma se il prezzo di acquisto è alto, è chiaro che il farmacista venderà a un prezzo più alto seppure con il minimo ricarico. Siamo molto attenti su questo, i casi distorsivi da parte delle farmacie si contano sulle dita di una mano, ma Federfarma si costituirà parte civile nei provvedimenti che saranno presi nei confronti di questi colleghi. Non faremo sconti, non abbiamo nessuna intenzione di farlo”.

“L’unica cosa concreta che si è potuta constatare  – evidenziano – sono gli innumerevoli controlli effettuati dalle Autorità preposte, con l’elevazione di pesantissimi sanzioni per quelle farmacie che hanno avuto il buon senso di vendere mascherine singole anziché confezioni da 20, 50 o 100”.

 

 

 

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome