Quattro nuovi loghi per gli eventi culturali e sportivi della Banca di Piacenza

Due verranno utilizzati in occasione dei 500 anni di Santa Maria di Campagna

Quattro nuovi loghi presentati questa mattina dalla Banca di Piacenza per accompagnare le future attività culturali e sportive dell’istituto di via Mazzini. A tenerli a battesimo sono stati il vice direttore generale della banca, Pietro Boselli e padre Secondo Ballati, superiore della comunità francescana di Santa Maria di Campagna oltre ai due creativi, l’architetto Carlo Ponzini e Paolo Guglielmoni.

Ponzini, trent’anni fa, diede vita all’attuale logo che identifica la banca e lo costruì intorno alle forme dei merli di palazzo Gotico. Allo stesso modo oggi nel costruire i simboli identificativi del PalaBancaSport  (il palazzetto che ospita le partite di Gas Sales) e del PalaBancaEventi (ossia Palazzo Galli) ha tratto spunto dal profilo architettonico dei due edifici che sono diventati elemento focale della composizione grafica. Verranno utilizzati in futuro per gli eventi sportivi e culturali promossi dall’istituto.

La Banca di Piacenza sta lavorando ad un ricchissimo calendario di eventi per celebrare i 500 anni dalla fondazione di Santa Maria di Campagna. Padre Ballati ha ricordato alcune delle peculiarità della basilica a cui tutti i piacentini sono legati e che, fatto decisamente unico, non è di proprietà di un qualche ordine religioso ma di tutti i piacentini (attraverso il Comune). Venne infatti costruita per volontà di alcune nobili famiglie piacentine, i fabriceri, che poi ne affidarono la custodia ai frati.  Le celebrazioni per questi cinque secoli di vita della chiesa potranno contare su ben due loghi uno dedicato agli eventi ufficiali e disegnato sempre dall’architetto Ponzini ed un secondo opera di Guglielmoni (a cui si devono anche i recenti spot della banca) in cui la torre di Santa Maria di Campagna poggia simbolicamente sui 500 anni della propria storia per proiettarsi verso il futuro. In questo caso la Banca di Piacenza non compare direttamente ma solo come “citazione cromatica” ossia con l’utilizzo dei colori istituzionali dell’itituto il blu ed il giallo.

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