Quest’Assemblea s’ha da fare. Anzi no! Anzi si!

Nel giro di mezza giornata la seduta di insediamento del "parlamento regionale" dell'Emilia Romagna viene convocata, cancellata e riconvocata. Alla fine si terrà ma a porte chiuse senza pubblico né giornalisti

Contrordine al contrordine. E’ decisamente “tribolata” la seduta di insediamento dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna e fra ieri pomeriggio e questa mattina è stato un susseguirsi di comunicati l’uno per dire il contrario dell’altro.

Prima era stata annunciato che la prima seduta (necessaria anche a nominare il presidente ed altre cariche) si sarebbe tenuta venerdì 28 febbraio ma a porte chiuse per via dell’emergenza Coronavirus.

Poche ore dopo era arrivata una seconda nota che informava della decisione presa dalla presidente uscente del Parlamento regionale, Simonetta Saliera,  di rinviare la seduta “in ottemperanza dell’ordinanza n. 1 emanata il 23 febbraio dal ministro della Salute d’intesa con il presidente della Regione Emilia-Romagna per contrastare la diffusione del coronavirus” e considerando che “l’articolo 66 del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa dispone la pubblicità delle sedute assembleari”.

A notte ha evidentemente “portato consiglio” e così in mattinata è arrivata la nuova decisione: l’insediamento ci sarà ma a porte chiuse.

«La seduta d’insediamento, che inaugurerà l’undicesima legislatura regionale, si terrà venerdì 28 febbraio alle ore 10. Per ragioni di sicurezza, dopo un approfondimento dell’ordinanza ministeriale emanata per prevenire e contrastare la diffusione del coronavirus, l’elezione del presidente e dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa si svolgeranno a porte chiuse, quindi senza pubblico e giornalisti. L’attività d’informazione sarà garantita dall’ufficio stampa dell’Assemblea legislativa».

 

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