Rancan (Lega): “Grave escludere le regioni dal Recovery plan”

Secondo il capogruppo "lo Stato intenderebbe gestire i 13,5 miliardi di euro stanziati dall’Unione Europea per il 2021 e 2022 a livello centrale, escludendo in toto gli enti locali”

Matteo Rancan Lega

La decisione del governo di escludere le Regioni dal Recovery plan e dai fondi del React-Eu è un fatto gravissimo. Secondo quanto si apprende da Bruxelles, lo Stato italiano intenderebbe gestire i 13,5 miliardi di euro stanziati dall’Unione Europea per il 2021 e 2022 a livello centrale, escludendo in toto gli enti locali”.

Così il capogruppo della Lega ER, Matteo Rancan, in merito al monito del Comitato Europeo delle Regioni e del Consiglio dei Municipi e Regioni d’Europa che, durante la commissione per la politica economica, hanno presentato i risultati di una consultazione sul coinvolgimento degli enti locali nei piani nazionali, che ha rimarcato come gli altri Paesi europei abbiano già deciso di assegnare un’importante fetta dei fondi ai programmi regionali. Il consigliere leghista ha tacciato il governo di un atteggiamento “centralista e accentratore”.

“Il comportamento dell’esecutivo è anacronistico ma, soprattutto, deleterio perché questo fattore potrebbe contribuire all’esclusione dell’Italia dal Recovery Plan” ha accusato l’esponente del Carroccio.

“La Lega si è già mossa, chiedendo un incontro con il ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola per comprendere le ragioni che stanno dietro alla decisione di estromettere totalmente regioni ed enti locali” ha spiegato.

“Come Lega Emilia Romagna siamo a chiedere al governatore Bonaccini cosa ne pensi di questo atteggiamento accentratore del governo e se, in qualità di presidente della Conferenza Stato-Regioni, abbia intenzione, per una volta, di alzare la voce con Roma” ha concluso Rancan.

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