Riaperture bar e ristoranti. Secondo Confesercenti le misure prospettate sono inapplicabili

"Dopo quattordici mesi di restrizioni le nuove norme metterebbero definitivamente a rischio il settore"

Le bozze delle linee guida che le Regioni presenteranno a Governo e CST per le riaperture dei pubblici esercizi sono assolutamente irricevibili per la cateegoria degli esercenti. Lo sostiene Fabrizio Samuelli – coordinatore provinciale Fiepet Confesercenti.

“Serve – dice Samuelli – un serio confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria. Bene ridiscutere, finalmente, di riaperture, ma non si comprende come, rispetto ai protocolli di sicurezza finora applicati, le nuove regole si traducano di fatto in una nuova stretta.

La distanza obbligatoria di due metri tra i tavoli ipotizzati sarebbe una restrizione inapplicabile per decine di migliaia di ristoranti – circa il 60% dei locali non ha uno spazio esterno – e praticamente per tutti i bar. E anche dove fosse fisicamente possibile implementare la misura, si ridurrebbe drasticamente la capacità di lavoro dei locali al chiuso, obbligandone migliaia alla chiusura definitiva.

Dopo quattordici mesi di restrizioni le nuove norme metterebbero definitivamente a rischio il settore, che dà lavoro a migliaia di imprese e milioni di dipendenti. Le imprese sono stremate, serve buon senso ed un serio confronto sulle riaperture con i rappresentanti delle associazioni di categoria, diversamente sarà un’ecatombe per moltissime attività”.

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