Rientro a scuola il 7 gennaio. Il sindacato Gilda: “insegnanti e personale Ata esclusi dal tavolo in prefettura”

Secondo il sindacato una chiara scelta che esclude le organizzazioni democraticamente e legalmente espresse dal corpo docente e dal personale scolastico

Il sindacato degli insegnanti Gilda interviene, con un comunicato, sulla ripresa della scuola in presenza, prevista a partire dal prossimo 7 gennaio. Gli insegnanti ed il personale Ata sarebbero infatti stati esclusi dal tavolo di confronto tenutosi in prefettura.

Questo il testo

«In tema di scuola il 2020 si è chiuso con la spiacevole notizia di un vertice tenutosi nella Prefettura di Piacenza, relativo al ritorno in classe negli istituti di 2° grado: a quanto pare la rappresentanza territoriale del governo avrebbe chiamato al tavolo di discussione vari soggetti, tra cui la minoritaria categoria dei Dirigenti Scolastici (rappresentativa di poche unità di persone su svariate migliaia di addetti dels settore) e con loro i rappresentanti degli studenti ma non le rappresentanze dei docenti e del personale ata, ovvero quelli che le scuole le fanno funzionare. Una chiara scelta che esclude le organizzazioni democraticamente e legalmente espresse dal corpo docente e dal restante personale scolastico.
I responsabili politici delle azioni di governo risultano essere, attualmente, gli esponenti dei partiti Movimento 5Stelle, Pd e Italia Viva, i loro rappresentanti piacentini diano una spiegazione a migliaia di insegnanti sui motivi dell illogica estromissione delle loro rappresentanze dai tavoli di discussione, tra esse anche la Gilda degli Insegnanti».

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, a tal proposito precisa:
“Sarà nostra cura ricordare a questi a questi signori che i dirigenti scolastici, vista l’evidenza dei numeri,  sono minoranza infinitesimale del settore e qualora fosse stato concordato qualcosa, ciò non impegna gli insegnanti ed il corpo scolastico in quanto le sei organizzazioni rappresentative non pare abbiano delegato qualcun altro a parlare a nome dei docenti. almeno la Gilda non lo ha fatto”.

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome