Rinnovato protocollo contro l’infiltrazione criminale negli appalti pubblici

Nella mattinata di ieri il Prefetto e il direttore generale dell’Azienda U.s.l. hanno rinnovato l’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione criminale negli appalti pubblici con la sottoscrizione di un nuovo protocollo.
Il protocollo durera’ cinque anni e consentira’ di intensificare i controlli antimafia sulle imprese appaltatrici. Il precedente protocollo era scaduto nel giugno scorso ed entrambe le amministrazioni hanno così colto l’occasione per rafforzare i controlli antimafia negli appalti pubblici.
Ciò è avvenuto concordando una deroga più incisiva alle soglie di valore dei contratti di appalto, fissate da regolamenti comunitari a livelli elevati che non sempre consentono di individuare le imprese che subiscono infiltrazioni o condizionamenti della criminalità organizzata. E’ stato così convenuto di ulteriormente ridurre le soglie di valore oltre le quali è necessario richiedere l’informazione antimafia per le imprese aggiudicatarie dell’appalto pubblico.
La riduzione delle soglie di valore da 250 mila a 150 mila euro per gli appalti di opere e lavori e l’istituzione di una soglia di valore, prima assente, per le forniture di beni e servizi (individuata in 80 mila euro) appaiono oggi idonee a garantire i controlli in misura sensibilmente maggiore rispetto al passato e si pongono come frontiera avanzata della cautela antimafia, non solo in questa provincia.
Pur consapevoli che tali novita’ incideranno sulla gestione ordinaria con un aumento delle attivita’ amministrative, tuttavia si e’ convinti che il fine di perseguire l’interesse pubblico alla legalità e alla trasparenza nei settori degli appalti pubblici è preminente e che è opportuno e necessario che esso sia realizzato in via prioritaria.

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