Amazon risponde ai sindacati: “continuiamo a crescere in Italia e continueremo a creare posti di lavoro”

Già lo scorso anno lo sciopero contro Amazon, indetto in occasione del Black Friday, aveva regalato ai sindacati una risonanza mediatica notevole. Per queso è probabile che il copione si ripeta anche nel  2018 ed infatti già scatta una nuova mobilitazione nel centro logistico Amazon di Castel San Giovanni. I sindacati di categoria hanno annunciato lo stato con astensione dal lavoro straordinario (vedi altro articolo).

Amazon da parte sua interviene con una nota in cui risponde, punto per punto, alle affermazioni dei sindacati.

«In Amazon ci impegniamo ogni giorno a costruire una positiva collaborazione con tutti i dipendenti, e a creare un ambiente attento e inclusivo nei nostri luoghi di lavoro. I salari dei dipendenti di Amazon sono i più alti del settore della logistica, e sono inclusi benefit come gli sconti per gli acquisti su Amazon.it e l’assicurazione sanitaria privata. Amazon offre inoltre opportunità innovative ai propri dipendenti come il programma Career Choice, che copre per quattro anni fino al 95% dei costi della retta e dei libri per corsi di formazione scelti dal personale.

Il modo migliore per rendersi conto delle condizioni di lavoro nel magazzino di Castel San Giovanni è prenotare una visita al magazzino attraverso il sito: http://it.amazonfctours.com/. Da gennaio 2017 più di 9.000 persone hanno visitato il nostro centro di distribuzione.

Per quanto riguarda “la vertenza pendente sulla stabilizzazione dei 1.951 lavoratori somministrati utilizzati oltre il dovuto nel 2017 e accertati dall’ispettorato del ministero del Lavoro”

Abbiamo rivisto con attenzione i dati relativi ai contratti di lavoro nel 2017 presso il nostro sito di Castel San Giovanni e i numeri in nostro possesso confermano una situazione di rispetto delle norme di legge e contrattuali. Dal momento che continuiamo a crescere in Italia, continueremo a creare ulteriori posti di lavoro a tempo indeterminato e opportunità di crescita e di carriera. Abbiamo investito 1 milardo e 600 milioni di euro e creato 5,200 posti di lavoro da quando abbiamo aperto in Italia nel 2011. A Castel San Giovanni lavorano 1650 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, la maggior parte dei quali è stato convertito da contratti in somministrazione. Le conversioni da contratti in somministrazione a tempo indeterminato sono state 500 nel 2016, 270 nel 2017 e 115 nel 2018 e continueranno ancora nel corso dell’anno.

Per quanto riguarda “l’indisponibilità aziendale a definire un sistema premiante correlato alla crescita delle produttività ed alla disponibilità alla prestazione straordinaria”.

Amazon ogni anno effettua una verifica sugli stipendi per assicurarci che siano equi e competitivi. Questo è stato fatto nel 2018. I salari dei dipendenti di sono tra i più alti del settore della logistica. Questo è il motivo per cui non abbiamo dato seguito alla richiesta dei sindacati di introdurre una retribuzione variabile. La verifica annuale degli stipendi verrà effettuato nuovamente nel 2019

Per quanto riguarda il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali sulla nuova organizzazione del lavoro” in Italia così come negli altri Paesi in Europa in cui siamo presenti, manteniamo relazioni con le rappresentanze dei lavoratori. Sono stati diversi gli incontri avvenuti fino ad oggi a seguito dei quali ci siamo attivati mettendo in campo una serie di azioni volte all’ulteriore miglioramento dell’ambiente lavorativo

Per quanto riguarda le “turnazioni notturne “introdotte unilateralmente dalla direzione aziendale” e “un’applicazione dell’accordo del maggio scorso non fedele ai principi che lo hanno ispirato, ossia la volontarietà della prestazione per i turni notturni previsti dall’intesa ed una maggiorazione economica ad hoc per le prestazioni notturne”

Essendo in costante crescita, dobbiamo assicurarci che la nostra organizzazione dei turni sia in linea con le esigenze dei nostri dipendenti e al tempo stesso ci permetta di soddisfare le aspettative dei nostri clienti. Con questo spirito, lo scorso maggio abbiamo introdotto un nuovo modello di terzo turno per allineare la pianificazione tra i diversi reparti in modo da garantire una programmazione appropriata per i dipendenti,  e allo stesso tempo soddisfare le aspettative dei clienti. Ogni lavoratore ha la possibilità di scegliere volontariamente se aderire al terzo turno, introdotto dall’accordo, oppure di aderire al turno notturno istituito su base temporanea per le settimane di picco o di rimanere su gli ordinari turni diurni.

Stiamo garantendo una maggiorazione del 25% per il terzo turno (dalle 20:00 alle 04:00). Il carattere permanente su tutto l’anno di questo turno, oltre alla particolare articolazione (tra le 20:00 e le 04:00), richiede di incentivare questa turnazione in maniera diversa. Il terzo turno è su base volontaria. Il turno di notte standard, che viene istituito solo nelle settimane del picco, e sempre su base volontaria e viene pagato di conseguenza con una maggiorazione del 15%.

Per quanto riguarda la richiesta di starordinari

In occasione di picchi lavorativi (Prime Day, Black Friday, Back-to-School, et.al.), pianifichiamo le ore di straordinario in dialogo con il nostro personale almeno con 4 settimane di anticipo, garantendo che i dipendenti possano organizzare il loro tempo nel miglior modo possibile. Il CCNL indica che un’azienda può richiedere fino a 250 ore di straordinario all’anno. Quest’anno abbiamo chiesto 32 ore di straordinario per coprire il periodo di picco (1 mese, dall’ultima settimana di novembre a Natale). Per venire in contro alle esigenze dei nostri dipendenti e allo stesso tempo soddisfare le aspettative dei clienti, abbiamo deciso di ridurre gli straordinari obbligatori da 32 a 16 ore. Nel caso in cui lo straordinario fosse necessario, ma non previsto, le ore di straordinario vengono richieste su base volontaria» .

 

 

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