Il Ritratto di Signora di Klimt spostato nel caveau della Banca di Piacenza

In attesa che torni a metà giugno presso la Galleria Ricci Oddi il famoso dipinto sarà custodito nella camera blindata di via Mazzini

Tutta la storia del ritratto di Signora è costallata di colpi di scena, tracce false che si mischiano con quelle vere dalla scoperta del doppio ritratto al furto, al ritrovamento.

Non ha fatto eccezione neppure il trasloco odierno dalla sede piacentina della Banca d’Italia al caveau della Banca di Piacenza. I due istituti distano poche centinaia di metri l’uno dall’altro eppure il passaggio ha richiesto oltre un’ora con copiose forze dell’ordine schierate davanti all’ingresso principale di via Mandelli  a favore di macchine fotografiche e telecamere. Mentre i giornalisti aspettavano l’uscita trionfale del quadro, una pesante cassa di legno blu è stata caricata su una anonima Jeep grigia dei carabinieri che è uscita dal retro ed ha percorso il breve tragitto fino all’ingresso carrabile di via Mazzini.

Un perfetto inganno che ha lasciato a bocca asciutta la stampa piacentina. Il pesante imballo è stato portato nella camera blindata della Banca di Piacenza ed il quadro è stato brevemente tolto dalla sua custodia e stretto fra le mani del presidente della Galleria Ricci Oddi, Massimo Ferrari che l’ha mostrato al padrone di casa. L’avvocato Sforza Fogliani. La banca custodirà il Ritratto di Signora gratuitamente almeno fino a metà giugno, quando dovrebbe finalmente tornare a casa, in via San Siro, nella galleria d’arte moderna.

 

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