Riuscirà l’ordinanza del ministro a fermare la “movida” dei giovani in tante località balneari?

A Rapallo, nota cittadina ligure frequentata anche da molti piacentini, da giorni gruppi di ragazzi si ritrovano sul tratto finale della passeggiata e danno vita ad una "movida" poco rispettosa delle norme anti Covid

Mentre a livello nazionale il ministro Speranza ha deciso di chiudere le discoteche in tante zone d’Italia la situazione rischia di sfuggire di mano. Ne è un esempioquanto accade a Rapallo, nota cittadina ligure, lungo la parte terminale della passeggiata a mare, chiamata via Avenaggi. Notte dopo notte l’area fra i bagni Bristol e la spiaggia dei Padri Somaschi, appena prima del castello dei Sogni,  si popola di giovani e giovanissimi. Gruppi numerosi, senza mascherina e senza rispetto delle distanze di sicurezza anti pandemia.  Un caso che rientra a pieno titolo nella previsione della nuova ordinanza del ministro della salute che prevede l’uso delle protezioni dalle 18 alle 6 di mattina.

Inizialmente nella piccola porzione di spiaggia libera (non presidiata) si contavano solo pochi ragazzi, in cerca della giusta dose di privacy per consumare abbondanti dosi di alcol nonché per tuffi notturni. I numeri sono progressivamente cresciuti ed ormai sembra che la “movida rapallina” ai tempi del Covid si sia trasferita nel tratto finale della passeggiata.

«Il contesto è degenerato – racconta la signora Mirella che abita in un vicino stabile. – Ci sono sempre più ragazzi, alla faccia del divieto di assembramento. Controlli se ne vedono pochi per non dire nessuno. Schiamazzi, musica ad alto volume, litigi sono ormai la colonna sonora di queste notti d’agosto. E al mattino i cocci di bottiglia sparsi in giro testimoniano quanto è successo la sera prima».

Un altro abitante sottolinea lo smodato consumo di alcool e non solo «Io credo che alcuni fra questi ragazzi – ci dice – siano anche minorenni. Eppure arrivano con borsate di birra, liquori, bibite energetiche. Passando l’altra sera ho sentito un paio di loro che parlavano di medicinali da assumere insieme a superalcolici. Per non parlare di zaffate di fumo che … che non credo siano a base di tabacco».

Lamentele arrivano anche da alcuni proprietari di immobili del vicino quartiere Pini «Da mesi – ci spiega una condomina – le due luci a led del comune sono spente e nessuno le ripara. Il tratto di marciapiede è totalmente al buio e lungo il canale si ritrovano giovanissimi spesso ubriachi. Non mi hanno mai fatto niente ma ho un po’ di timore a passare di lì da sola».

L’Associazione Balneari di Rapallo ha avvisato le autorità di quanto accade ma sembrerebbe che le loro segnalazioni siano – al momento – cadute nel vuoto. Hanno scritto a sindaco, carabinieri, polizia e guardia costiera. L’unico risultato, al momento, sembra essere lo sporadico passaggio qualche pattuglia. Forse occorrerebbe un’azione più incisiva.

«Siamo preoccupati che possa accadere qualcosa di grave – ci ha testimoniato in signor Franco che abita a pochi passi di distanza -. Già alcune sere una ragazza è stata spintonata ed è scivolata lungo le scalette che scendono alla spiaggetta, ferendosi lievemente. Ci sono ragazzi che fanno il bagno di notte, anche vestiti, nuotando al largo. Credo sia una situazione davvero a rischio e che occorra intervenire prima che accada qualcosa di grave. In tanti anni che vengo a Rapallo non avevo mai visto una situazione come questa».

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome