Roadshow regionale: l’innovazione a portata delle imprese

Seconda tappa del roadshow regionale sui luoghi dell’innovazione ieri a Piacenza.

L’iniziativa si è rivolta ad amministratori locali, parti sociali, camere di commercio, sistema bancario e agenzie di promozione territoriale il roadshow organizzato dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con le città, le Province e la città metropolitana di Bologna e con il supporto tecnico di ASTER, per raccontare e promuovere l’insieme delle opportunità a supporto dell’innovazione presenti nei territori per imprese, startup e la crescita occupazionale delle persone. Raccontare tale ecosistema significa farlo conoscere, favorirne l’accesso e stimolare la nascita di nuove sinergie per potenziare le ricadute positive sui territori.

I territori infatti ospitano infrastrutture, laboratori, servizi, competenze, attrezzature in grado di orientare e supportare progetti e idee di innovazione. 82 laboratori di ricerca industriale, 14 centri per l’innovazione, 10 tecnopoli in 20 sedi sul territorio, 10 spazi S3, 83 incubatori e strutture a supporto della creazione di impresa, 22 fablab, 10 laboratori aperti, 7 Clust-ER tematici. I 10 Tecnopoli dell’Emilia-Romagna, ad esempio, sono una rete di infrastrutture di ricerca e innovazione realizzate dalla Regione con i Fondi europei POR FESR, dedicate all’incontro ricerca-impresa, dove le imprese trovano anche, assistenza per la partecipazione a bandi pubblici e finanziamenti europei o ancora, spazi di coworking, percorsi di incubazione, fab lab e servizi a supporto dello sviluppo dell’idea imprenditoriale fondamentali per la nascita e lo scale up delle startup.

A questi luoghi si aggiungono una pluralità di strumenti come il Catalogo della ricerca, un database on-line per accedere all’offerta di ricerca industriale dei laboratori che comprende le competenze di ricerca suddivise per filiere (agroalimentare, meccanico, edile, benessere, culturale, servizi, ecc) il Catalogo delle Attrezzature, che permette alle imprese di utilizzare le strumentazioni presenti nei laboratori pubblici per test, analisi o sperimentazioni.

“E’ ormai assodato che la competitività del nostro sistema economico, confermata dai dati che danno l’Emilia-Romagna come la regione che guida la crescita a livello nazionale, si basa su tre asset: ricerca innovazione e formazione, quali leve fondamentali dello sviluppo economico. Nella nostra regione il sistema produttivo è organizzato in filiere composte per lo più da piccole e medie imprese e diverse specializzazioni. Proprio per questo, le scelte di investimento attuate dalla Regione Emilia-Romagna hanno portato a ragionare in termini di creazione di eco-sistemi (formazione/innovazione/ricerca etc), specializzati e distribuiti sul territorio, come supporto concreto alla crescita e al benessere diffuso. Con questo roadshow vogliamo dare la massima diffusione a questo patrimonio di opportunità e stimolarne l’utilizzo da parte di amministrazioni locali e imprese per favorire l’innovazione, gli investimenti e la creazione di nuova occupazione di qualità” –  ha dichiarato Palma Costi, Assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna.

“Ringrazio la Regione – commenta Francesco Rolleri – per aver organizzato questo importante incontro, che ha l’obiettivo di far conoscere alle comunità locali gli strumenti operativi, messi in campo in particolare con la Rete dei Laboratori Alta Tecnologia dell’E.-R. Da parte nostra l’impegno, come Provincia e come Sindaci, ad essere punto di riferimento a livello locale di informazione e diffusione della conoscenza di tutte queste opportunità, allo scopo di intercettare gli impulsi di innovazione provenienti dal nostro territorio, nella speranza che possano tradursi in nuove imprese, formazione qualificata, nuovi investimenti e nuova occupazione, in accordo con le caratteristiche del nuovo paradigma industriale. Il tema dell’innovazione è da sempre, ma ancora di più in questo momento, un tema centrale per il nostro Paese e per la nostra Regione.”

Anche il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, ha sottolineato “l’importanza di incontri come quello odierno, come opportunità preziose per orientare le istituzioni e il mondo imprenditoriale alla conoscenza e fruizione dei servizi disponibili sul territorio. L’innovazione è oggi più che mai alla base dello sviluppo economico: poter garantire una rete di strutture tecnologicamente avanzate come i Tecnopoli, in grado di attivare sinergie tra tessuto produttivo, poli universitari e start-up d’impresa, significa fornire gli strumenti necessari per favorire la crescita, la sostenibilità e l’occupazione. Con uno sguardo concreto sul futuro”.

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