Sabato sciopero delle polizie locali

Si terrà sabato prossimo 15 gennaio lo sciopero degli agenti delle polizie locali che vedrà anche un presidio a Piacenza,  alle ore 9.30, nella piazza antstante la Prefettura in via San Giovanni n.17. Ad annunciarlo – con un comunicato – Miriam Palumbo, segretario Provinciale Sulpl Piacenza che spiega le ragioni della protesta.

«Sabato prossimo un gruppo di colleghi provenienti da Piacenza e provincia, Parma, Voghera, Cremona, provincia di Bologna e Pavia, in rappresentanza della Polizia Locale, convergeranno davanti alla Prefettura di Piacenza per esprimere il proprio dissenso verso una proposta di riforma iniqua e inaccettabile. Il tutto si svolgerà nel massimo rispetto della normativa Covid e saranno garantiti i servizi minimi essenziali alla cittadinanza. È fondamentale aderire, questo è uno sciopero trasversale, è lo sciopero della dignità e della tutela dei diritti calpestati, quindi riguarda una giusta causa che unisce (o almeno dovrebbe) chiunque indossi la Divisa della Polizia Locale.  

La Segreteria di Sulpl Piacenza ha fatto richiesta all’amministrazione di devoluzione delle economie di spesa derivanti dal personale aderente all’ Associazione Kairos Piacenza in quanto crediamo nel valore e nell’ importanza dell’ educazione, della famiglia e della comunità.

Ringraziamo tutti i Colleghi di altre Forze di Polizia che in questi giorni ci stanno esprimendo la loro solidarietà e i cittadini che ci incitano a non mollare. Il cittadino giustamente non fa distinzione di Divise, perchè l’unica cosa che gli interessa è che venga garantito il suo sacrosanto diritto alla sicurezza, coesione sociale, vivere civile e la possibilità di ricevere risposte concrete.

L’ ostacolo numero uno alla nostra riforma? La sete di supremazia dei burocrati del ministero degli interni che va a discapito della Sicurezza del Paese.  

Scioperando tutta la giornata di sabato 15 gennaio e con i presidi che si terranno da nord a sud, la Polizia Locale chiederà un atto di coraggio alla parte politica che deve approvare il primo Testo Unificato e rigettare il nuovo Testo Base adottato il 21/12/2021 per volere dei burocrati del Ministero dell’Interno.

Il nostro DDL è stato presentato alla prima commissione affari costituzionali; per la prima volta ne è uscito un testo largamente condiviso da tutte le parti politiche. Un miracolo! Sono state anche avviate tutte le audizioni in Senato, tra cui quelle dei Dirigenti delle Segreterie Nazionali dei Sindacati della Polizia di Stato, che tra le varie amenità, talismani e dichiarazioni screditanti sul nostro ruolo, alla fine non sono comunque riusciti a scalfire il testo finale. Hanno tuttavia dimostrato scarsa conoscenza della materie, per non dire altro, e hanno palesato di non ritenerci degni dei loro stessi diritti, ma solo dei loro doveri. Ma noi crediamo che questo sia il punto di vista dei sindacalisti ai vertici di quei sindacati e dei loro burocrati,  non dei Colleghi delle Forze di Polizia ad ordinamento statale con i quali su strada lavoriamo tutti i giorni,  fianco a fianco, e nel massimo rispetto e riconoscimento dei ruoli.

Quel testo, intendiamoci, non era perfetto, ma rappresentava sicuramente un notevole passo avanti per la nostra categoria. Conteneva tra le varie cose il contratto di lavoro pubblicistico, la parificazione stipendiale e previdenziale alla polizia di stato, chiare regole sull’esercizio delle funzioni di Polizia Giudiziaria e Pubblica Sicurezza, nonché il porto dell’arma sull’intero territorio nazionale, accesso allo SDI senza limitazioni, ecc…

Poi c’è stata la solita anomala ingerenza dei burocrati del ministero dell’interno che hanno deciso di “creare” ex novo un testo completamente diverso e stravolto in tutti i suoi contenuti, riuscendo a dilazionare nuovamente i termini e a renderlo peggiorativo rispetto alla nostra Legge Quadro del 1986.

A nostro avviso lo Stato dovrebbe parificare la Polizia Locale alle Forze di Polizia ad ordinamento statale, comprendendo una buona volta che solo con la costruzione di un vero sistema integrato di sicurezza può garantire una sicurezza reale ai cittadini. Voler limitare una forza di Polizia capillare come la Locale produce solo danno all’intero sistema e umilia questi Lavoratori.

Ecco perchè alla Polizia Locale italiana non resta che far sentire la propria voce nelle piazze e SCIOPERARE, anche per rispetto della memoria di tutti quei Colleghi che per questa Divisa hanno sacrificato la propria vita, per incidenti, aggressioni e Covid15 gennaio».

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