Sale ulteriormente di tono lo scontro minoranza/giunta sulla commissione qualità architettonica

Dopo la risposta di ieri della giunta, il centrodestra aggiunge ulteriore benzina sul fuoco della polemica e chiede risposte circostanziate a sindaco ed assessore

Continua il botta e risposta fra la minoranza di centro-destra e la giunta Tarasconi.

Ieri, attraverso un comunicato stampa,  era arrivata la risposta dell’Amministrazione alle critiche sollevate da Lista civica Barbieri Sindaco – Trespidi con Liberi, Lega – Salvini Premier e Fratelli d’Italia. Oggi c’è da registrare la contro replica.

“ll Sindaco Tarasconi dovrebbe anzitutto imparare il rispetto e per i cittadini – che come più volte emerso spesso e volentieri rifiuta anche di audire – e dei Consiglieri, che li rappresentano. Non è infatti tollerabile che usi parole ed accuse come quelle lette nel suo comunicato per cercare di zittire consiglieri che svolgono il loro ruolo nel rispetto dei regolamenti e, sempre, delle persone; se così convinta delle sue ragioni avrebbe dovuto dare qualche risposta in più, e più chiara, e meglio documentata, in consiglio anziché ignorare legittime richieste di chiarezza formulate in aula.

Leggendo l’autoassoluzione del sindaco chiediamo dunque: 

È un’insinuazione – o un fatto concreto – sostenere che 2 dei 3 architetti erano collaboratori dell’attuale Assessore all’urbanistica, rigenerazione urbana, cabina di regia PNRR, pianificazione, edilizia, patrimonio etc…?

È insinuazione far emergere che uno degli architetti della commissione ha seguito la pratica per il famosissimo dehor del ristorante di Piazza Plebiscito quando contitolare ne era la famiglia dell’attuale Sindaco?

Lo è che solo all’Ordine degli Architetti è stato chiesto un ulteriore elenco dal quale poi sono stati designati guarda caso i summenzionati tecnici?

Ancora, è insinuazione che ad uno dei tecnici della commissione sia stato conferito un incarico dal Comune per circa 25.000 euro?

È insinuare qualcosa di falso il dire che diversi architetti hanno lamentato – c’è anche chi ha addirittura scritto alla stampa- di non essere stati coinvolti/informati come avveniva in passato?

Lo è, infine, dire che un tecnico in possesso di tutti i requisiti ha presentato, come permette la norma, la propria candidatura al Comune il quale l’ha rigettata con la scusa della scadenza dei termini (quali sarebbero questi enunciati termini?)

Se queste sono tutte insinuazioni perché allora non si è tolto ogni dubbio al riguardo nei due consigli (perché uno non è bastato per completare il pasticcio imbastito dall’Assessore) fornendo gli atti o le informazioni richieste espressamente dai consiglieri?

Ancora una volta il sindaco, che ama caffè propagandistici ma ben meno rispondere ai cittadini e ai consiglieri che lo richiedono, anziché mettere al centro la trasparenza come il ruolo impone a un’Istituzione, preferisce nascondersi dietro ad un comunicato accortamente formulato “per fare chiarezza”; per il momento ve n’è stata ben poca siccome ogni singola informazione ha dovuto essere faticosamente ottenuta con richieste incalzanti della minoranza.

In merito al rispetto evocato dal Sindaco di “ogni articolo del regolamento”… meglio tacere, siccome lo stesso parla chiaramente di designazione esclusivamente da parte del Consiglio comunale mentre in questo caso un assessore è inopportunamente entrato in un campo nel quale non era autorizzato ad entrare.

Non cerchi poi il Sindaco, anche qui, di mistificare la realtà: non è certo il centrodestra che manca di rispetto agli Ordini – ai quali invece noi chiediamo si riconoscano pari opportunità – ma forse l’Amministrazione Tarasconi stessa che non li ha tutelati da una vicenda poco limpida; basti leggere nel merito l’ultima netta replica, quantomeno piccata, dell’Ordine Architetti – interpellato, alla fine, per ben tre liste – il quale, forse per non essere giustamente usato come capro espiatorio, non invia ulteriori rose di nomi ma ricorda all’Amministrazione che “come già specificato nella corrispondenza precedente, le Amministrazioni hanno completa autonomia per quanto riguarda la nomina dei Componenti della Commissione”.

Noi abbiamo rispetto per gli Ordini e ancor più rispetto per i professionisti tutti, nominati e non.

Identico rispetto vorremmo però venisse portato  dal Sindaco anche al ruolo di consiglieri comunali, consiglieri che sono stati eletti-e non nominati-  e rappresentano la comunità .

Non si può certo girare una pagina così poco trasparente nella gestione di una Commissione tanto delicata qual’è quella in questione, che potenzialmente può intervenire sulle pratiche di ogni cittadino, semplicemente cesellando un comunicato di autoassoluzione a firma del Sindaco, ma per questi gravi fatti, che fino ad oggi hanno faticato ad avere adeguata chiarezza, chiederemo che chi ne è stato l’artefice ne risponda. Non può passare il principio che privilegia un metodo in cui l’ambiguità prevale”.

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