Matteo Salvini in Sant’Ilario: “Gli stranieri che non si integrano se ne tornano a casa loro”

Salvini a Piacenza

Ieri il candidato premier Matteo Salvini ha incontrato i piacentini in Sant’Ilario stracolmo di gente. “Sono sicuro di vincere – ha spiegato il leader del Carroccio – perchè se tanta gente è qua sottraendo tempo alla famiglia e al lavoro, significa che la prossima volta che vengo qui ci verrò da Premier”. La giornata di Salvini è stata accompagnata da pesanti scontri durante la sua visita a Pisa: gruppi e associazioni cittadine, gruppi antagonisti hanno manifestato in città, circa 200 persone che hanno manifestato il proprio dissenso. Sul fatto Salvini ha replicato che non vuole “occuparsi di questi figli di papà”, e che “quando ci sarà il Governo Salvini i poliziotti e carabinieri, oggi mal pagati non dovranno occuparsi di loro ma degli imprenditori e dei semplici cittadini”.

“Purtroppo – ha considerato Salvini in Sant’Ilario – in quest’Italia ci si rassegna, si scappa, dobbiamo essere noi protagonisti del cambiamento senza dare gli 80 euro a Renzi. La sinistra sono sicuro beccherà una batosta, non vi chiedo il voto ma fiducia. Prometto normalità, onesta, lotta alla corruzione e alla mafia. Sono riforme che costano zero. Voglio semplificare, anche nei tribunali è inconcepibile che si debbano aspettare anni per prendere una decisione definitiva. 6 mesi bastano”. Su i giovani aggiunge: “Sono mossi da un’idea di giustizia,non è vero che non sono interessati alla politica: mi chiedono di farli rimanere sul territorio a studiare, a lavorare, a curarsi”. Sugli stranieri: “E’ stato bello incontrare stranieri che vogliono darmi il voto perchè ritengono che l’immigrazione vada controllata. Siamo diversi, le diversità vanno tutelate, però se gli stranieri vengono qui in Italia a lamentarsi del crocifisso o altro che riguarda le nostre tradizioni, se ne tornano a casa loro. I nostri figli parlano molte lingue, ma le radici devono rimanere piantate qua”. Sulla scuola: “Una scuola davvero buona ha lo stesso insegnante per tutto il ciclo di studi. I concorsi devono essere regionali, questa è l’autonomia. Il federalismo che creeremo poterà l’Italia ad essere un Paese moderno”. 

Sull’episodio del 10 febbraio scorso, Salvini ha detto che “c’è una grande voglia da parte della sinistra di cercare nemici: prima Putin, poi Trump, poi i fascisti, poi i razzisti. Poi sfila per Piacenza con le bandiere della Pace e pesta a sangue un carabiniere in mezzo alla strada, una sinistra un po’ particolare. In quel caso vediamo molti padri e molte madri che hanno fallito il loro progetto educativo“. Nessuna menzione da parte del candidato premier del corteo del mattino. 

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