Sassaiola contro le forze dell’ordine al magazzino TNT: 2 arresti e 21 perquisizioni

Il blitz della polizia è scattato questa mattina. Indagati alcuni esponenti del sindacato SiCobas e membri di Controtendenza per i fatti del 1° febbraio 2021

Resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesione personale aggravata e violenza privata. Sono questi i reati di cui sono accusati a vario titolo ed in concorso fra loro alcuni esponenti del sindacato Si Cobas di Piacenza e membri del collettivo Controtendenza.

Dalle prime ore di questa mattina la polizia piacentina ha condotto 21 perquisizioni in altrettante abitazioni ed ha dato esecuzione a 7 misure cautelari, nello specifico 2 arresti domiciliari e 5 divieti di dimora.

L’indagine era partita in seguito ai fatti verificatisi nella serata del 1° febbraio, quando, nei pressi del magazzino TNT-Fedex di Piacenza gli indagati risposero al tentativo delle forze dell’ordine di rimuove il blocco dei mezzi pesanti che era stato organizzato davanti al centro logistico con una fitta sassaiola che aveva provocato il ferimento di 3 agenti della polizia di Stato.

La manifestazione tra l’altro era avvenuta in violazione delle norme anti pandemia e per questo gli agenti hanno anche provveduto a notificare un elevato numero di violazioni alla relativa normativa per un ammontare complessivo di  13.200 euro, oltre all’applicazione di 4 misure di prevenzione dell’avviso orale e 5 avvii di procedimento per altrettante revoche del permesso di soggiorno.

In tarda mattinata si è tenuta una conferenza stampa presso questura presenti il capo procuratore Grazia Pradella, il questore Filippo Guglielmino ed il dirigente della Digos Maurizio Mastroianni.

«Si tratta di una serie di episodi avvenuti fra il 28 gennaio ed il  5 febbraio – ha detto il procuratore – che hanno per oggetto dei reati comuni che vanno resistenza aggravata, violenza privata aggravata, occupazione di suolo pubblico aggravata che nulla hanno a che fare con l’esercizio legittimo e costituzionalmente garantito dell’attività sindacale. E’ stato attuato il blocco in entrata ed uscita di camion contenenti merci  di vario tipo compresi generi di prima necessità dal polo logistico della TNT. Un’attività di blocco proseguita con metodo violento e scomposto con impossibilità di qualunque tipo di dialogo con le autorità, fino ad arrivare ad un grave episodio di resistenza ai danni delle forze dell’ordine. I responsabili di queste azioni appartengono al Si Cobas oltre ad un personaggio di primo piano del movimento antagonista piacentino. Le persone indagate sono in tutto 29, in gran parte del Si Cobas oltre a qualche membro del movimento antagonista piacentino».

«Si tratta di condotte particolarmente violente – ha detto il procuratore Grazia Pradella – e che avevano un trend di violenza in crescita. Quindi è stato assolutamente opportuno l’intervento delle forze dell’ordine e anche la risposta sul fronte giudiziario davanti a comportamenti privi di qualunque valenza sindacale, tanto è vero che i sindacati che hanno sempre mantenuto un dialogo aperto e leale con la TNT, ad esempio la Cisl, hanno con forza stigmatizzato il comportamento di questi soggetti oggi interessati alle indagini».

 

Nel pomeriggio sono arrivate alcune reazioni da parte del sindacato Usb e di Rifondazione Comunista.

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