Secondo il sindacato ci sono criticità al reparto di osservazione psichiatrica del carcere di Piacenza

Fp Cgil Piacenza sostiene che "in queste condizioni è meglio la chiusura"

La FP CGIL Polizia Penitenziaria di Piacenza in data odierna ha trasmesso una nota sia al Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria sia alla Regione Emilia Romagna e all’Ausl di Piacenza per segnalare le criticità che si sono manifestate presso il Carcere di Piacenza nel primo trimestre del 2023 relativamente alla gestione della sezione “Reparto Osservazione Psichiatrica”.

Nello specifico – spiega Santo Guercio, coordinatore provinciale Fp Cgil Polizia Penitenziaria – si è avuto modo di osservare che sono venute meno alcune figure professionali della medicina penitenziaria, ovvero psichiatri (ne sono rimasti due a fasi alterne), psicologi ed educatori sanitari. La conseguenza dei tagli prodotti causa gravi riflessi negativi anche nei confronti della Polizia Penitenziaria, poiché la gestione dei detenuti con problemi psichiatrici che vengono assegnati per un periodo di massimo 30 giorni da altri Istituti Penitenziari della Regione cosi come sancito dall’art. 112 del DPR 230/2000 (osservazione psichiatrica), sovraccarica i poliziotti penitenziari in termini di carichi di lavoro, esponendoli sia a rischi professionali che per la loro incolumità.

E’ di tutta evidenza che se la Regione Emilia Romagna e Ausl locale hanno determinato un taglio drastico delle figure professionali sanitarie – conclude Guercio – non ha più ragione di esistere il Reparto ROP presso la Casa Circondariale di Piacenza. A questo punto tanto vale procedere alla chiusura definitiva e relativa sospensione delle assegnazioni di detenuti provenienti da altri Istituti, che, a questa stregua, potranno essere osservati nei rispettivi Istituti Penitenziari.

 

 

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