Sempre più turisti per vivere la magia del Natale a Grazzano Visconti

Momento magico per il borgo piacentino che nel week-end diventa un irresistibile polo di attrazione

Per vivere le magiche atmosfere del Natale non serve andare fino in Alto Adige o raggiungere Rovaniemi, il villaggio di Babbo Natale nella lontana Finlandia. Basta percorrere i 16 chilometri che separano Piacenza da Grazzano Visconti, il villaggio in stile medioevale nato nel 1905 dalla geniale intuizione di Giuseppe Visconti di Modrone, progettato dall’architetto Alfredo Campanini e costruito in una decina d’anni. Se fino a pochi lustri fa d’inverno Grazzano era scarsamente frequentato e rifioriva in primavera negli ultimi tempi, n particolare dopo il Covid, si è trasformato in una gettonatissima meta turistica natalizia.

Anche in questo week-end di fine novembre sono state migliaia le persone che hanno passeggiato lungo le vie del borgo curiosando e comprando sulle tante bancarelle del mercatino natalizio, con oggetti di artigianato spesso autoprodotti dai venditori.

C’era anche la possibilità di assaggiare i prodotti proposti, dall’idromele piemontese alla liquerizia calabra, dalle birre artigianali al panettone fatto con il luppolo. Non mancava neppure la “sfida” di un venditore che proponeva assaggi piccanti in una scala crescente, dal piccantino iniziale all’habanero intermedio per arrivare a peperoncini “di fuoco” che solo pochi temerari hanno avuto il coraggio di affrontare.

Per combattere il freddo (seppure ancora non particolarmente intenso) in molti non si sono fatti sfuggire l’occasione di un vin brulè. Robusta l’offerta di stand gastronomici e food truck senza tralasciare lo zucchero filato, le caldarroste e le pannocchie alla brace.

Affollati anche negozi, ristoranti e bar con turisti attirati dai prodotti tipici piacentini.  Immancabile la fila per entrare nella bottega delle bacchette magiche che assomiglia a quella di Olivander; del resto tutta Grazzano non sfigura per fascino e mistero rispetto alla Diagon Alley di Harry Potter. Arricchendo questo paese “incantato” con luci e decorazioni natalizie è facile intuire il perché del crescente successo che sta avendo.

Nel parcheggio strapieno, quest’oggi, le macchine erano in larghissima parte provenienti da fuori provincia, così come i bus in arrivo da Torino, Padova, Bergamo e da svariate altre città del nord Italia.

Onore al merito a chi con lavoro di costante e proficua promozione, anche sui social, ha saputo rendere “virale” questo borgo che è già di per sé unico nel panorama nazionale ma che ora si candida a diventare il villaggio numero uno del Natale nel nord Italia.

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