Si è chiusa ieri “l’avventura” del Pordenone: 164 mila i visitatori

Si è chiusa ieri, con l’ultima tornata straordinaria di visite alla cupola, l’avventura culturale della Salita al Pordenone partita lo scorso 4 marzo.

Un’iniziativa che ha totalizzato ben 164.000 visitatori ed ha indotto la Banca di Piacenza a prorogare di oltre un mese la data di chiusura inizialmente prevista per 10 giugno.

Il Pordenone ha anche voluto dire un ricchissimo cartellone di eventi collaterali che hanno animato la primavera e l’estate piacentina: ben 108 (comprendendo le 29 visite guidate alle mostre del Genovesino e di Ghittoni che si sono tenute nel monumentale Palazzo Galli).

Il tutto – come ci tiene a specificare la Banca di Piacenza – interamente finanziato dalla Banca, dagli sponsor ed anche grazie al lavoro di tanti volontari «la Salita al Pordenone, così come tutti gli eventi collaterali, sono stati organizzati senza mai chiedere e impegnare qualsivoglia somma di provenienza pubblica, o comunque della comunità. Abbiamo fatto tutto da soli, con molti volontari appartenenti al personale della nostra Banca» sottolinea la direzione dell’istituto di via Mazzini «e dobbiamo ringraziare il personale, che ha dimostrato uno “spirito di corpo” eccezionale anche in questa occasione.

Fondamentale ricorda la banca l’apporto della Comunità francescana di Santa Maria di Campagna (guidata da padre Secondo, Guardiano) e, naturalmente, la disponibilità del Comune di Piacenza guidato dal sindaco Patrizia Barbieri, proprietario del monumento.

Il restauro del camminamento

Il restauro del camminamento, finanziato dalla Banca di Piacenza, è costato da solo 210.000 euro e continuerà ad essere valorizzato, anche in futuro visto che è stato donato ai frati francescani. Tutte le strutture realizzate, a cominciare da quelle di sicurezza come le balaustre della galleria, resteranno in funzione e permetteranno di aprire al pubblico la Salita al Pordenone ogni volta che lo si vorrà, come ad esempio in occasione della grande Fiera del Geofluid, dal 3 al 7 di ottobre prossimi.

Un triennio impegnativo

Si chiude così un triennio di grande impegno e soddisafazione per la Banca di Piacenza.

«In questo periodo – sottolinea l’Ufficio Relazioni esterne dell’istituto –  si sono svolte le mostre su Uberto Pallastrelli (che ha attirato l’attenzione dei giornali londinesi e cioè della città nella quale Pallastrelli soprattutto operò), Francesco Ghittoni (che ha portato la figura dell’artista piacentino – con Vittorio Sgarbi – all’attenzione nazionale e alle maggiori televisioni italiane), l’esposizione 800 svelato (ha colpito i piacentini la sconosciuta disponibilità dei tanti pezzi d’arte esposti a Palazzo Galli) e poi – da ultimo – la Salita al Pordenone, che ha riscosso un crescendo di visitatori, numerosi dei quali forestieri, in particolare provenienti dall’estero».

Successo, anche per gli eventi dedicati all’artista friulano che si sono svolti a Cremona ed a Cortemaggiore oltre che a Monticelli (dove le iniziative della Banca si sono imperniate sulla valorizzazione della Cappelletta del Bembo – a suo tempo restaurata dalla Banca – nel castello e sulle tante opere conservate in basilica).

Nel periodo 2015-2018 tante le manifestazioni promosse dalla Banca (fra cui il Concerto di Allevi al Municipale e quello di musica contemporanea al Farnese, entrambi con numerosissimo pubblico) per celebrare gli 80 anni dell’istituto che conta  18.000 soci azionisti circa.

Le pubblicazioni

L’evento Salita al Pordenone ha anche offerto l’occasione di valorizzare l’opera di ricostruzione della storia della Basilica fatta da padre Andrea Corna, nativo di Borgonovo Val Tidone. E’ stata infatti ristampata la sua pubblicazione del 1908 su Santa Maria di Campagna che era ormai esaurita ed al religioso è stata dedicata la piazzola in assito costruita dalla Banca per consentire lo scambio dei visitatori che contemporaneamente salivano e discendevano dalla galleria con gli affreschi del Pordenone.

Anche l’opera di Alessio Tramello, nativo di Mottaziana di Borgonovo, è stata valorizzata con un libro di cui è autrice Valeria Poli, curatrice del volume Pordenone e la maniera padana (ed. Skira), nonché dei sussidi e dei pannelli illustrativi della Salita. La riedizione anastatica di Padre Andrea Corna (che si accompagna alla pubblicazione natalizia sul Pordenone e al catalogo della Salita, con uno scritto anche di Sgarbi) riporta la preghiera alla Madonna di Campagna scritta dal cardinale Giovanni Battista Re, che ha presenziato, unitamente ai Vescovi di Piacenza, mons. Ambrosio, e Cremona, Mons. Napolioni, alla cerimonia di inaugurazione (altri Vescovi, come mons. Corbellini e il Vescovo di Fidenza mons. Vezzoli, hanno visitato la Salita in un momento successivo).

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