Si festeggeranno, l’anno prossimo, i 500 anni dalla costruzione di Santa Maria di Campagna

Fondato il comitato organizzatore delle celebrazioni presieduto dal condirettore della Banca di Piacenza dott. Coppelli. L'annesso convento ospitò anche la più grande officina farmaceutica di Piacenza

Cadono l’anno prossimo i 500 anni dalla posa (il 13 aprile) della prima pietra della Basilica di Santa Maria di Campagna. Qualche tempo prima si era costituita formalmente, avanti un “notaro”, la Congregazione dei Fabbricieri: un gruppo di 8 persone, del ceto nobiliare in ispecie, che si assunsero il compito di provvedere a costruire la Basilica e di reggerla (i membri della Congregazione si chiamavano infatti Rettori et gubernatori della Fabbrica). Proprio per la sua nascita del tutto civica, la chiesa è da sempre, nell’epoca moderna e contemporanea, di proprietà della Comunità e/o del Comune.

Per ricordare l’anniversario nell’anno venturo e predisporre le opportune celebrazioni, si è nei giorni scorsi riunito un comitato, sotto la presidenza del Padre guardiano della Comunità dei Frati Minori Osservanti Padre Secondo Ballati.

Si prevede che il Quirinale conceda, per l’importanza dell’anniversario e delle manifestazioni previste il suo Alto Patrocino, per il quale sono già in corso i contatti del caso.

Il programma predisposto verrà quanto prima sottoposto al Sindaco (anche ai fini della sua partecipazione all’organizzazione, in rappresentanza della proprietà), nonché al Vescovo in carica ed al Vescovo emerito.

A parte il Comitato d’Onore, sarà in particolare costituito un Comitato organizzatore, alla cui presidenza è stato chiamato il condirettore della Banca di Piacenza dott. Pietro Coppelli, che sarà assistito dalla dott.ssa Lavinia Curtoni quale responsabile dell’Ufficio Relazioni esterne dell’Istituto di credito, notoriamente legato alla Basilica di Campagna ove ha effettuato numerosi restauri e da ultimo anche la Salita al Pordenone, che nel 2018 richiamò a Piacenza centomila visitatori circa.

La riunione organizzativa dei giorni scorsi ha già messo in programma diversi eventi, a cominciare naturalmente da una funzione religiosa che si terrà il 17 aprile del prossimo anno, prima domenica dopo l’anniversario cinquecentenario. E’ anche prevista l’organizzazione di un Convegno internazionale di studi sulla Basilica, un concerto di musica sacra e un concerto vocale e strumentale dell’Accademia Vivarium Novum, con carmina in latino e greco.

Centro dell’importante anniversario sarà naturalmente la valorizzazione dell’immenso patrimonio documentario (in gran parte, questo, requisito in periodo napoleonico) e strumentale, sia sacro sia profano, con riferimento quindi ai corali custoditi nel convento, che ospitò anche la più importante – allora – officina farmaceutica della città, con una pubblicazione che sarà espressamente dedicata alla farmacopea conventuale.

Da ultimo, è allo studio la realizzazione di un reading teatrale di brani tratti dalla pubblicazione (curata lo scorso anno dalla Banca) di Padre Corna sulla Basilica, con particolare riferimento alle famiglie dei Fabbricieri, al Beato Marco da Bologna (venerato nella chiesa), ai frati più significativi come Padre Davide da Bergamo, Padre Magnani, Padre Fontana ed altri.

Non ci si dimenticherà delle sepolture, con la piantina della Basilica e l’indicazione delle persone sepolte in vari punti della chiesa, fra cui fu – come noto – per un certo tempo Pier Luigi Farnese, dopo il tirannicidio e prima del trasferimento della salma all’Isola Bizentina, prima ospitata nella tomba dei frati, in sagrestia.

Recentemente, fra l’altro, è venuto alla luce, sotto il pavimento della Basilica (accessibile da una botola), anche un cimitero, che si pensa possa aver ospitato le salme dei frati e dei Fabbricieri a fianco dei martiri delle persecuzioni dioclezianee.

Anche il “Ballo dei bambini” (quasi tutti i piacentini hanno “ballato” in Santa Maria di Campagna, protesi verso la storica Madonna protettrice di Piacenza, sollevati sulle braccia dei frati), non sarà dimenticato.

Naturalmente la Salita al Pordenone, recuperata dalla Banca, sarà parte integrante (e importante) delle celebrazioni, che si concluderanno con una ripresa della Festa di primavera con laboratori di pittura estemporanea che interesseranno anche i bambini della Scuola paritaria Sant’Orsola, vicina – come noto – al popolare Istituto di credito di Via Mazzini.

Sempre l’anno prossimo cadranno i 900 anni dalla costruzione del Duomo di Piacenza (terza grande cattedrale, ricordata – nella fondazione – dalla lastra di marmo bianca incisa e collocata sopra un portale) ed anche questa felice coincidenza viene vista dal Comitato organizzatore dei festeggiamenti dei 500 anni di Santa Maria di Campagna come un’ottima occasione di turismo religioso, con valorizzazione di tutto ciò che lo stesso concerne.

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome