I sindacati: “bisogna estendere ai lavoratori piacentini le tutele previste per la zona rossa”

Piacenza semideserta per la paura Coronavirus

Piacenza rischia di subire danni economici enormi e di non avere neppue il sostegno previsto per l’area rosaa. E’ questo a grandi linee il sunto della nota inviata dalle segreterie di Cgil, Cisl, Uil di Piacenza ai Parlamentari ed al Prefetto Maurizio Falco.

I sindacati fanno presente come  «per i lavoratori Piacentini rischiano di non essere sufficienti provvedimenti che prevedano causali che facciano solo riferimento alle cosiddette “Aree Rosse”, bensì occorrerebbe prevedere di estendere la tutela a tutte le lavoratrici e ai lavoratori colpiti dagli effetti che si stanno determinando e che vede Piacenza particolarmente esposta a tale situazione vista la sua collocazione immediatamente a ridosso delle zone oggetto dei provvedimenti della regione Lombardia. Inoltre va considerato il rischio che il solo intervento attraverso lo strumento della CIGO ordinaria rischia di escludere un’ampia platea di lavoratori non coperti da tale strumento».

Questo il testo integrale

Le scriventi O.O.S.S. alla luce degli accadimenti legati al Coronavirus che stanno interessando la Provincia di Piacenza, chiedono al GOVERNO di considerare l’urgenza di inserire nell’imminente Decreto, che definirà gli ammortizzatori sociali, l’opportunità di dare la massima copertura ai lavoratori e alle lavoratrici del nostro territorio.

Per i lavoratori Piacentini rischiano di non essere sufficienti provvedimenti che prevedano causali che facciano solo riferimento alle cosiddette aree Rosse, bensì occorrerebbe prevedere di estendere la tutela a tutte le lavoratrici e ai lavoratori colpiti dagli effetti che si stanno determinando e che vede Piacenza particolarmente esposta a tale situazione vista la sua collocazione immediatamente a ridosso delle zone oggetto dei provvedimenti della regione Lombardia. Inoltre va considerato il rischio che il solo intervento attraverso lo strumento della CIGO ordinaria rischia di escludere un’ampia platea di lavoratori non coperti da tale strumento.

In particolare si evidenzia che molti lavoratori che sono dipendenti di aziende del nostro territorio e qui risiedono pur non essendo sottoposti ai provvedimenti di cui sopra sono stati in questi giorni e queste ora oggetto di sospensive dall’attività da parte delle imprese e che in alcuni casi hanno integralmente sospeso l’attività produttiva.

Pertanto chiediamo che venga valutato ogni strumento utile ad ogni livello, prevedendo anche il ricorso a deroghe specifiche e che gli stessi trovino una continuità e le adeguate coperture visti gli sviluppi, al momento non prevedibili, della situazione in corso.

CGIL CISL UIL

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