Per i sindacati di carabinieri e polizia locale di Piacenza “comparto sicurezza in difficoltà”

I rappresentanti sindacali "non ci stanno" e bollano come un attacco gratuito definire Far West il centro. Al contempo però parlano di "insufficiente numero di operatori impiegato nel servizio controllo del territorio" nonchè di "carenze di mezzi e elevata età del personale"

Abbiamo dato voce ieri, sul nostro giornale, alle lamentele di alcuni commercianti del centro storico di Piacenza che sottolineavano la mancanza di sicurezza e la scarsa presenza di forze dell’ordine, soprattutto appiedate.

Da alcuni anni infatti sono stati aboliti i poliziotti di quartiere che circolavano per la città e che erano molto apprezzati proprio per la loro “tangibile presenza” e per la conoscenza approfondita delle aree in cui operavano.

I medesimi esercenti avevano riferito a PiacenzaOnline di una raffica di furti (ed una rapina) avvenuti fra via Cavour e largo Matteotti negli ultimi 15 giorni.

Oggi arriva un lungo comunicato a firma del sindacato SULPL Polizia Locale e della segreteria provinciale NSC (Nuovo Sindacato Carabinieri) di Piacenza.

Le due sigle sindacali “non ci stanno” e bollano le dichiarazioni di alcuni commercianti che avevano parlato di un centro storico di Piacenza “peggio del Far West” come “un attacco gratuito” .

Nel comunicato però i sindacati, pur dando conto della dedizione e del sacrificio personale di molti agenti e carabinieri (che nessun commerciante aveva mai messo in dubbio), ammettono la scarsità di uomini e mezzi a presidio proprio del territorio e sembrano dunque non smentire ma anzi dare forza a quanto lamentato dai negozianti. Se si toglie dal tavolo l’iperbole “Far West” usata per dare forza alle proprie preoccupate istanze, le differenze di vedute fra esercenti e sindacati sembrano assottigliarsi notevolmente ed il quadro che emerge è quello di una obiettiva difficoltà a presidiare Piacenza.

«Donne e uomini delle forze di Polizia – scrivono SULPL e NSC – quotidianamente si sacrificano per il bene della collettività talvolta anche rinunciando al riposo settimanale o affrontando duri ed estenuanti turni di servizio a causa delle croniche carenze di organico dei reparti di appartenenza. Il problema di carenze di personale, mezzi e l’elevata età del personale (si pone quindi anche un grave problema di ricambio generazionale) non vuole essere una giustificazione ma di fatto è una realtà che è anche causa di problematiche connesse al presidio del territorio. Spesso accade che vi sia una sola pattuglia in circuito ed è evidente che se interviene per un problema nel centro non si può sperare che possa occuparsi di quanto accade nella periferia o nei paesi circostanti e viceversa.
Tutto ciò, oltre a compromettere un presidio capillare del territorio influisce anche negativamente sul benessere psicofisico dell’operatore di Polizia andando inevitabilmente ad influire sulla qualità e sull’efficienza del servizio prestato.
Potrebbe sembrare esagerato, una giustificazione, ma non lo è affatto. L’insieme di queste problematiche evidenziano un comparto sicurezza in difficoltà.

Il numero di operatori di polizia impiegato nel servizio controllo del territorio appare insufficiente e quei pochi operatori in prima linea, su strada ogni giorno, rischiano il doppio.
Gli eventi a cui quotidianamente il Poliziotto o il Carabiniere devono far fronte sono tantissimi, la lista è lunga, così come è evidente che la maggior parte dei protagonisti di questi eventi criminosi operano nella convinzione di poter delinquere perché tanto resteranno impuniti, senza alcun rispetto per chi indossa la divisa e, quindi, rappresenta lo Stato. Come Nuovo Sindacato Carabinieri e SULPL Polizia Locale ci faremo parte attiva con le Amministrazioni in un’ottica di collaborazione tesa a garantire un sempre presente e costante presidio del territorio a sicurezza dei cittadini senza tuttavia trascurare il benessere dei colleghi troppo spesso chiamati a sacrifici che spesso, sono causa di malesseri e difficoltà anche in ambito privato e familiare».
Conclude il segretario generale Provinciale Luca Poggi:«Come sindacati interesseremo il Prefetto perché solleciti il Ministero a ripianare gli organici, oggi in grave carenza, e che è il limite oggettivo ad una funzionalità operativa che potrebbe essere molto più incisiva e che oggi è garantita dal volontariato di pochi che sacrificano famiglia e vita privata per la collettività».

Miriam Palumbo, segretario provinciale del SULPL «illustrerà al futuro Sindaco del Comune di Piacenza le criticità organizzative ed organiche del Comando e solleciterà l’aumento di risorse umane della Polizia Locale, in modo da contemperare le problematiche inerenti i Lavoratori e quelle della cittadinanza, promuovendo altresì una sinergica collaborazione tra tutti gli attori del comparto sicurezza».

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