Soresi: “Prova di forza della maggioranza sulle tasche dei cittadini”

Sara Soresi consigliere comunale Piacenza

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Piacenza.

«Ieri in consiglio comunale si è discusso in merito alle modifiche proposte dalla Giunta sul regolamento della TARI.

Lungi dall’essere un mero passaggio formale, come voleva far credere l’Amministrazione, si tratta di un provvedimento che influisce fortemente sulla collettività, riguardando un tributo che tocca le tasche dei cittadini. Proprio per questo, come gruppo consigliare di Fratelli d’Italia, insieme al resto della minoranza, durante le festività natalizie (la commissione di presentazione si è tenuta il 22 dicembre), abbiamo analizzato nel dettaglio l’oggetto della delibera per poi presentare quasi 50 emendamenti contenenti proposte – nel merito – di integrazioni e modifiche volte a migliorare il testo, nell’esclusivo interesse dei cittadini (a titolo esemplificativo: indicazione di un termine entro il quale elargire l’eventuale rimborso dovuto al cittadino, previsione della possibilità – per il cittadino – di utilizzare, per le comunicazioni con l’Ente – il mezzo mail e non solo la Pec, che non tutti possiedono. E ancora: prevedere che l’avviso di scadenza del pagamento Tari pervenga all’utente almeno 20 giorni prima ecc.).  

L’Amministrazione, invece di apprezzare il nostro impegno, ha invece ritenuto di trattare le nostre proposte con sufficienza ed arroganza, mettendo in scena un teatrino che non fa onore a chi crede fermamente nel valore del ruolo delle istituzioni. La maggior parte degli emendamenti sono stati giudicati inammissibili con motivazioni tecniche che, è giusto dirlo, lasciano perplessi. I pochi reputati ammissibili, invece, sono stati bocciati.

Il fatto davvero paradossale ed irragionevole è che né la giunta né alcuno dei consiglieri di maggioranza si sia degnato di fare un minimo accenno alle ragioni di tali orientamenti. Motivazioni che riteniamo fossero dovute, per cortesia istituzionale, nei confronti dei consiglieri comunali di minoranza e, soprattutto, per rispetto dei cittadini. Al rispetto, però, l’Amministrazione ha preferito il “dispetto”: perché, se da un lato sarebbe ingenuo, in astratto e per “il gioco delle parti”, stupirsi del voto contrario, dall’altro, il silenzio assordante da parte della maggioranza durante la discussione degli emendamenti ha palesato la loro reale intenzione che, lontano dall’essere quella di giudicare nel merito le proposte, era quella di esercitare una prova di forza in aula quale dimostrazione di superiorità che, stante l’assenza di contenuto, pare solo numerica.

Il torto non è stato fatto a noi consiglieri, ma ai cittadini.

Giova rilevare, infine, come la maggioranza – totalmente silente per l’intera discussione riguardante la Tari – si sia improvvisamente svegliata intorno alla mezzanotte quando, infatti, ha deciso di intervenire a mezzo di tutti i suoi capigruppo. Sarà certamente un caso – e non vogliamo pensare che non lo sia – che proprio alle 24,00 scatti la possibilità di poter usufruire, per il giorno seguente, di permesso retribuito sui rispettivi luoghi di lavoro».

 

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