La boxe protagonista al palazzetto dello sport di via Alberici per il tradizionale Santo Stefano organizzato dalla Salus et Virtus.
Anche se la “nobile arte” non attira più le folle di alcuni anni fa i segnali di ripresa per questo sport ci sono tutti ed infatti ieri il pubblico (eterogeneo) non mancava (tutt’altro) ed ha seguito con entusiasmo l’intera manifestazione.
Piatto forte è stato l’incontro fra i due pesi superleggeri professionisti Luciano Randazzo (kg. 65,3) ed il bosniaco Nikola Ivkovic (kg. 64,7), entrambi 29enni. L’ex campione italiano dopo uno stop forzato per infortunio (durato un anno) cercherà a breve di riconquistare il titolo nazionale. In questo suo rientro, nonostante la forma non ancora pienamente riconquistata, ha letteralmente dominato l’avversario che si trovava all’angolo rosso del ring e che ha faticato a chiudere l’incontro senza finire al tappeto. Probabilmente per prendere fiato e tempo Ivkovic ha perso il paradenti per ben quattro volte ed ha rifilato una qualche tesata a Randazzo causandogli una lieve ferita all’arcata sopracciliare. Espedienti che sono serviti poco e che non hanno modificato il predominio dell’alessandrino per tutte e sei le riprese.
Spettacolari anche alcuni degli incontri che hanno preceduto il match conclusivo con le giovani promesse del vivaio della Virtus coltivato dal maestro Roberto Alberti.
In pedana sono saliti fra gli altri Rossetti, Torello, Rachidi, El Moufradi e Amin Bilal ragazzi piacentini con storie, formazioni ed origini diverse, accomunati dalla stessa passione, a dimostrazione del fatto che il pugilato è davvero una fra le discipline più inclusive e trasversali del panorama sportivo.
