Stefano Cugini è il primo candidato sindaco di Piacenza. Sarà portabandiera di ApP

L'ex capogruppo del PD scende in campo appoggiato da una significativa fetta del centro sinistra (ma non dal suo ex partito). Con lui si sono già schierati i Cinque Stelle, Rabuffi, Europa Verde

Era ormai solo questione di tempo e ieri sera si è concretizzata la prima candidatura ufficiale per la corsa alla poltrona di sindaco di Piacenza, quella di Stefano Cugini: correrà sotto la bandiera di Alternativa per Piacenza. Patrizia Barbieri invece continua a temporeggiare e non ha, ad oggi, ancora sciolto la sua riserva su un secondo mandato. Il PD (dopo l’arresto di Massimo Castelli) deve rimescolare il mazzo con i nomi dei papabili e sperare di calare un asso in grado di incidere sul tavolo politico del centro sinistra a questo punto già pesantemente occupato.

Lo steso Cugini, attraverso un lungo post su Facebook da contro della sua “Candidatura Resistente”

«L’assemblea di Alternativa per Piacenza ieri sera mi ha scelto come candidato Sindaco della nostra città. Le 309 firme degli scorsi giorni e gli attestati di stima delle ultime ore mi hanno convinto a non deludere tanta fiducia, che sento crescere e mi onora.
Avverto un enorme senso di responsabilità, che però oggi va a braccetto con l’entusiasmo e la leggerezza dell’essere parte di qualcosa di grande, corale. Soprattutto, giusto.
La politica va cambiata. Un’intera classe dirigente, che da anni si ripropone sempre uguale, ha fallito, lo dimostrano gli ultimi eventi.
Mi piace definirla una candidatura resistente, che arriva nel momento più buio a livello locale.
Ancora ci stavamo riprendendo dall’interruzione di un percorso unitario che credevamo scampata ed ecco lo shock di un’inchiesta giudiziaria devastante.
Bene, proprio negli attimi in cui ti sfiora il pensiero che tutto è inutile, quando la via d’uscita più comoda dalla frustrazione di quel che ti accade intorno è la fuga, serviva una risposta: prendere o lasciare.
Noi rilanciamo, insieme, fieri di un progetto che in tempi non sospetti denunciava l’asfissia di percorsi troppo chiusi nelle segreterie di partito e offriva la possibilità concreta di riconnettersi con i bisogni e le speranze dei cittadini.
Alternativa per Piacenza non nasce per lusingare i potenti di questa o quella formazione, ma per far tornare, a chi l’ha persa, la voglia di incidere, con il voto e la partecipazione, sul futuro della propria città.
Il tempo è importante: noi ci siamo, come coalizione di governo, non di testimonianza.
Oggi, a chi si riconosce nel largo campo progressista ed è disorientato da fatti pesanti come macigni, noi diamo una risposta, tendiamo una mano presentando una casa comune.
Coraggiosa, coerente, onesta.
Nessun uomo solo al comando, niente capitani, condottieri o assi calati dall’alto. Io da ieri sera sono il rappresentante, la faccia pubblica di una squadra, che si mette a disposizione di chi ha davvero a cuore Piacenza.
Il centrosinistra adesso un candidato, scelto fuori dai caminetti, ce l’ha. Volendo, per i tanti elettori che lo hanno chiesto, ci sarebbe ancora il tempo per farla diventare una candidatura unitaria».

Uno dei suoi più forti alleati Sergio Dagnino, sempre sui social, saluta festante la candidatura.

«Ieri sera il primo candidato è sceso in campo. Il candidato del centrosinistra di Piacenza.
App, Alternativa per Piacenza, è ripartita. Nel segno che ci eravamo prefissi quando l’abbiamo pensata. Inclusione, partecipazione, entusiasmo, coraggio, sogno…. Si, sognare una città nuova, un modo di fare politica diverso, fuori dalle stanze dei partiti, tra la gente e per la gente.
Pensieri ambiziosi e coraggiosi. Realizzabili solo se tutti ci daremo da fare e saremo capaci di fare sintesi, essendo consapevoli che decidere assieme è più complicato che “prendere atto”, ma è infinitamente più bello e più entusiasmante. Ed è l’unico modo per cambiare veramente le cose. W Alternativa per Piacenza. W ApP. W Piacenza. W la Partecipazione. In bocca al lupo a Cugio».

Soddisfatto anche l’altro fondatore storico di ApP, Luigi Rabuffi.

«Stefano Cugini candidato sindaco di Alternativa per Piacenza. Non un uomo solo al comando, non l’ uomo forte che sbaraglia tutti, ma una persona che vuole portare avanti progetti ai quali tutti contribuiremo».

Cugini intanto incassa l’appoggio di Europa Verde che lo sostiene come candidato di ApP per le Amministrative 2022 dicendo “Incarna i valori della giustizia ambientale e sociale”.

«La partecipazione dal basso è sempre stato una virtù in cui Europa Verde ha sempre creduto. Le assemblee di Alternativa per Piacenza sono state importanti per noi in questo senso. Oggi siamo felici di poter sostenere questa coalizione di movimenti, partiti e singoli cittadini interessati a un nuovo modo di fare politica, affinché non sia più un gruppo ristretto a rappresentare tutta la cittadinanza, ma tante persone possano partecipare a e dare il proprio contributo.

Saremo felici di confrontarci con Stefano Cugini, nostro candidato sindaco, sulle questioni che stanno a cuore a tutti i cittadini: dall’inquinamento a livelli estremi al consumo di suolo, dalla logistica che minaccia la città e la nostra provincia fino alla transizione energetica, ricordando che Piacenza è  stata capitale dell’energia italiana. Questi temi vorremmo portarli nel programma elettorale che verrà stilato nelle prossime settimane, ricordandoci che tutti coloro che si riconoscono nei valori di Alternativa per Piacenza sono fondamentali per poter battere il centrodestra alle prossime elezioni comunali. 

“Siamo sicuri che Stefano incarni i valori della giustizia ambientale e sociale, di cui siamo portavoce – rimarca il nostro portavoce Paolo Bersani -, prova ne è che all’ unanimità abbiamo votato a sostegno della coalizione di Alternativa per Piacenza. I diritti e l’ambiente sono per noi capisaldi fondamentali per la città del futuro che immaginiamo e vogliamo”.

Stiamo pianificando una serie di eventi per poter crescere come gruppo e portare, con lo spirito che contraddistingue i Verdi sin dall’ inizio della loro storia, l’impulso necessario a un cambiamento che mai come ora è necessario. Vogliamo ad esempio combattere le migliaia di morti premature per smog,  un costo sia umano che sanitario non più accettabile».

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