Stragliati (Lega): “Per abbattere le liste di attesa dell’Ausl di Piacenza visite anche serali”

"Piacenza è la peggiore in regione. Si potrebbero istituire fasce dalle 20 alle 24 anche nei giorni pre festivi, come avviene in Lombardia e Veneto"

“Per abbattere le liste di attesa, che nella provincia di Piacenza si sono ulteriormente allungate, la Regione si attivi per  erogare le prestazioni sanitarie e le indagini strumentali anche nella fascia serale, dalle 20 alle 24 e nei pomeriggi dei giorni prefestivi e nei giorni festivi, a partire dalle prestazioni di diagnostica per immagini erogate dalle grandi attrezzature”.

Lo ha chiesto la consigliera regionale della Lega, Valentina Stragliati, che é tornata sull’argomento, presentando l’ennesimo question time alla Giunta Regione in apertura della seduta odierna dell’Assemblea regionale.

“La settimana di Pasqua – ha spiegato Stragliati –  ha registrato un ulteriore passo indietro nelle liste d’attesa di Piacenza. Dal 67,6% della settimana precedente di visite e esami effettuati entro gli standard regionali si è scesi al 63,1% della settimana dal 10 al 17 aprile (a Parma 78,4%, Reggio Emilia 85,1%, Modena 67,6%, Bologna 84,6%). Sono rimaste in rosso sedici voci su trentotto, pur su un totale di prestazioni che da una settimana all’altra ha subito una contrazione”.

Una situazione che ha aggravato una condizione già pesante per il “numero cospicuo di prestazioni arretrate tra visite specialistiche ed esami, eredità che la pandemia di Coronavirus ha lasciato al nostro Sistema sanitario regionale, sotto pressione da due anni. Il problema riguarda tutte le aziende sanitarie, le aziende ospedaliere e gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici dell’Emilia – Romagna, ma a Piacenza la situazione è particolarmente grave, già colpita duramente dalla pandemia, e denunciata di recente anche dal sindaco Patrizia Barbieri. ”. Stragliati ha chiesto alla Giunta di valutare la possibilità di erogare anche in orari serali  “le prestazioni di diagnostica per immagini erogate dalle grandi attrezzature (Tac, Risonanza Magnetica, Mammografia), per poi estendere orari e prestazioni erogate dalle Aziende sanitarie, come già accade in Lombardia e in Veneto”.

L’assessore Donini ha risposto che “l’attività è stata garantita in questi anni, compresa l’emergenza pandemica, e ha visto un risultato importante nel recupero delle prestazioni sospese nel 2020: 1,6 milioni. Alle liste di attesa si aggiungono poi le nuove prenotazioni. Nel 2022 le Ausl hanno svolto incontri per programmare le prestazioni in tempi standard. L’uso della fascia serale è una delle modalità già proposte negli scorsi anni. ma dipende dalla quantità di personale di ogni Ausl. Oggi, anche a fronte della criticità di personale, c’è un lavoro più ampio sulle liste tra cui il governo della domanda (collaborazione tra medici ospedale e medici di medicina generale) e la razionalizzazione del primo accesso. Potenzieremo il personale per recuperare i tempi in linea con gli standard”.

Stragliati si è detta soddisfatta “per le buone intenzioni, ma Piacenza resta la città con più problemi e non c’è un piano di abbattimento delle attese ben definito. Mi aspettavo una risposta più precisa”.

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