Studenti a lezione di legalità ambientale

I carabinieri forestali all’Istituto “M.G. Colombini” di Piacenza per parlare di educazione ambientale

Nei giorni scorsi il Liceo Statale “M.G. Colombini” di Piacenza ha ospitato i carabinieri forestali della Stazione di Piacenza per un intervento didattico-educativo in materia ambientale indirizzato a due classi del quinto anno, per un totale di 42 studenti. Nel corso dell’incontro il comandante della Stazione, Maresciallo Mancinelli, accompagnato dal brigadiere Daniele Gazzola, ha inizialmente illustrato le funzioni, l’organizzazione e le prerogative dell’organizzazione forestale dell’Arma dei carabinieri così come definite dalla normativa, tra le quali il servizio di polizia fluviale ed il monitoraggio delle aree protette. Particolare attenzione è stata posta all’attività info/investigativa, argomentando sulle attività di indagine nei settori degli scarichi abusivi, le captazioni idriche non autorizzate ed i furti di ghiaia in alveo, fattispecie per le quali i carabinieri forestali sono stati chiamati spesso ad intervenire. Sono stati forniti spunti di riflessione con collegamenti scientifici in tema di tutela della biodiversità e sull’uso sostenibile delle risorse idriche e dei diversi habitat ad esse collegati.

Di fatto, si è voluto sottolineare come il concetto di educazione ambientale non possa essere relegato ad una semplice materia scolastica, bensì ad un vero e proprio stile di vita da mantenere anche dopo il percorso di studi. La tutela dell’ambiente, inteso non come un bene privato ma di tutta la comunità, comincia dal sensibilizzare la collettività, soprattutto i giovani tramite incontri formativi per incentivare le persone ad avere uno stile di vita sostenibile. E proprio parlando agli studenti di tutte le fasce d’età, che oltre a rappresentare il futuro della nostra società costituiscono anche la fascia più sensibile e più reattiva del corpo sociale, si cerca di porre rimedio alla noncuranza e all’indifferenza che minacciano il futuro del nostro pianeta.

Per questo motivo, la loro educazione anche in campo ambientale costituisce da sempre un’autentica attività di polizia preventiva che per certi versi non è meno importante di quella repressiva con cui è più facile che i cittadini identifichino le forze dell’ordine.

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