Sul tema sicurezza a Piacenza botta e risposta fra Patrizia Barbieri ed il PD

A Piacenza continua, acceso, il dibattito sul tema della sicurezza. Nella serata di ieri il PD aveva diffuso un comunicato a firma del Segretario Provinciale Carlo Berra e della Segretaria del Circolo Cittadino Renza Malchiodie questa mattina è arrivata, corredata da foto, la risposta di Patrizia Barbieri che rspedisce al mittente le accuse rivolte alla sua giunta.

Partiamo da quanto hanno scritto gli esponenti del Partito Democratico.

«Vivere sicuri a Piacenza è un diritto. Inaccettabili gli slogan di chi non ha agito per anni. Ora bisogna recuperare. L’attacco del centrodestra contro la Sindaca Tarasconi sul tema dell’ordine pubblico è un atto volontariamente strumentale. Se accade poi che la Consigliera Barbieri, la quale ha governato la città fino a luglio, richieda solo oggi più strumenti per la Polizia Municipale, sorge spontaneo chiedersi con che criterio essa abbia agito negli scorsi cinque anni e soprattutto nel 2021, anno in cui Piacenza è stato l’unico capoluogo di provincia Italiano (insieme a Isernia) in cui il tasso di criminalità è salito.
Le aggressioni e le violenze in città non sono certo scoppiate dall’insediamento della giunta Tarasconi ma ben prima. Fuori luogo e comodo ora, lasciato il seggio da Sindaca, portare in modo opportunistico il tema della sicurezza al centro del dibattito pubblico, nella speranza che i cittadini si siano dimenticati della corposa carrellata di violenze, risse e aggressioni accadute negli ultimi cinque anni.
Solo per citarne alcune: l’accoltellamento in piazza Cavalli al grido di “Allah Akbar” nel 2021, le risse organizzate da ragazzini minorenni in centro o la donna malmenata e scagliata contro una cancellata per rubarle una borsetta in via Patrioti nel 2020.
La questione della sicurezza a Piacenza è dunque un fatto reale. Come è reale l’allarme che viene da molti cittadini e al quale anche la politica ha il dovere di dare risposte.
E’ del tutto evidente che il centrodestra locale non abbia lasciato alla città strumenti politici o amministrativi utili ad affrontare organicamente il tema della sicurezza, salvo demandarlo oggi a chi ha raccolto un’eredità fatta unicamente di proclami e slogan elettorali.
Serve dunque proseguire il lavoro che sta portando avanti l’attuale amministrazione teso a trovare risposte in termini di contrasto e prevenzione alla commissione di reati particolarmente odiosi, quali quelli che si manifestano sulle aree pubbliche, di carattere vandalistico, violento o predatorio ai danni di persone che desiderano solo vivere in una città tranquilla, dove ciascun attore istituzionale, nazionale e locale, faccia la sua parte in maniera coordinata e integrata per far sì che i cittadini siano e si sentano sicuri.
Altrettanto importante sarà non dimenticarsi delle ragioni, spesso volontariamente omesse da quella parte politica rimasta inerte in questi anni, che portano al manifestarsi di degrado e fenomeni violenti. Come ricordato dalla Sindaca, esiste un problema culturale ed educativo, molto più difficile da affrontare ma che è alla base di tutto il tema della convivenza civile e della sicurezza e sul quale bisogna ricominciare ad agire dopo anni di immobilismo».

Sicurezza; Barbieri: “Da noi fatti concreti, con la sinistra solo parole. E la situazione peggiora”

Questa la risposta dell’ex sindaco Barbieri, capogruppo in consiglio comunale Lista Civica Barbieri Sindaco.

«Che il Partito Democratico abbia un problema ad affrontare il tema della sicurezza è storicamente evidente e riconosciuto, tanto che non avendo argomenti non trova altra strada se non quella di gettare discredito e attaccare gli altri coprendo con il fumo della polemica le proprie manchevolezze.

Così è anche oggi, sia a livello nazionale che a livello locale, dove il segretario Berra risponde alle legittime preoccupazioni su un tema tanto delicato, cimentandosi in una triste – e invero faticosa – contabilità di fatti criminosi che sarebbero stati commessi nel quinquennio della mia amministrazione.

Lascio al segretario Berra la polemica politica fine a sé stessa, ma non penso di dover prendere lezioni da una sinistra che, al momento del mio insediamento, non aveva neppure dotato una città capoluogo come Piacenza di un sistema lettura targhe, e che aveva lasciato interi quartieri in balia degli eventi. In cinque anni, più della metà stravolti dal Covid che ha provocato, anche in ambito sicurezza, nuove emergenze e criticità, la nostra Amministrazione è riuscita a introdurre oltre 50 videocamere di sorveglianza di lettura targhe e di contesto sul territorio comunale, ha introdotto diverse ordinanze per il contrasto a fenomeni di degrado e criminalità, ha dotato la Polizia Locale di nuovi strumenti come lo spray al peperoncino, ha aperto due nuovi nuclei di polizia in centro storico e in via Capra e, non ultimo, attivato per la prima volta un’unità cinofilo per il contrasto allo spaccio di stupefacenti. Potevamo fare di più? Senza dubbio, avendone il tempo e senza l’impegno totalizzante che abbiamo dovuto riservare all’emergenza sanitaria, avremmo potuto essere ancora più incisivi, attivare altri progetti e dotare la polizia di altre strumentazioni fondamentali. Ma certo abbiamo aperto una strada per garantire maggiore sicurezza ai piacentini che oggi, purtroppo, il Partito Democratico, come sua indole impone, sta abbandonando, facendo ripiombare la città in una situazione di degrado, scarso controllo e aumento della criminalità.

Per questo, il segretario del Pd non cerchi di giustificare quel che sta accadendo da tre mesi a questa parte con quel che non è mai accaduto in cinque anni della nostra amministrazione. A proposito di slogan, caro segretario Berra, che ne è del decoro della città? Non avevate detto che avreste fatto meglio del centrodestra? Beh, guardi queste belle foto del nostro Palazzo Gotico. Mi pare che si predichi bene e si razzoli male…».

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