Tarasconi, “No a un secondo caso Regeni”

Katia Tarasconi interviene sul caso di Patrick Zaky, attivista per i diritti umani, catturato in Egitto con l’accusa di essere un sovversivo

Patrick Zaky

“Condivido la proposta di mobilitazione popolare per chiarire la situazione in cui si trova Patrick Zaky, catturato in Egitto con l’accusa di essere un sovversivo; bisogna evitare un secondo caso Regeni”. Lo afferma la consigliera regionale Katia Tarasconi dopo le preoccupanti notizie sul ragazzo che attualmente si trova in custodia cautelare: “una modalità di carcerazione preventiva che non è ammissibile in un Paese europeo”.

Per Zaky, studente all’università di Bologna e attivista per i diritti umani, si temono torture e un prolungamento della carcerazione. “Sono mamma anche io – afferma la consigliera dem – ed esprimo vicinanza ai genitori di Patrick. Attendiamo riscontri dalla Farnesina e aspettiamo di capire al più presto l’evoluzione della situazione attraverso un monitoraggio attento”.

“Intanto ieri sera in Piazza Maggiore a Bologna – sottolinea Tarasconi – è stato lanciato un segnale di solidarietà con la richiesta precisa che la famiglia di Patrick sia messa a conoscenza delle sue condizioni di salute, che siano tutelati i suoi diritti e che sia messo nelle condizioni di potersi difendere. L’Italia non può permettere che si verifichi un nuovo caso Regeni”.

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