Tarasconi presenta gli assessori: «Una gran bella squadra costruita non con i bilancini. Sono soddisfatta»

Il sindaco ha consegnato ai membri della giunta una maglia con il logo del comune, simboleggiando così l’intento di lavorare assieme come un team sportivo

La polizia locale aveva riservato un paio di posti auto davanti alla sala dei Teatini dove alle due di oggi pomeriggio è stata ufficialmente presentata la nuova squadra di governo di Piacenza per i prossimi cinque anni.

Katia Tarasconi ha però preferito arrivare in maniera per così dire più informale, in sella alla sua bicicletta.

Ad attenderla, in sala, tante le persone, esponenti dei vari partiti politici che l’hanno portata alla conquista di palazzo Mercanti, ma anche parenti ed amici dei neo assessori e fra loro non mancava neppure sua figlia Rebecca, accompagnata dal proprio ragazzo ed il padre Maurizio, con la sua fluente barba e capigliatura bianca.

Dopo qualche saluto di rito il sindaco si è sistemata davanti alle sedie vuote e ha dato il via ad una cerimonia di investitura molto diversa da quella di chi l’ha preceduta, più in stile con la sua “anima a stelle e strisce”.

In apertura ha spiegato il criterio da lei utilizzato per la scelta degli assessori «nella composizione della squadra – ha detto – non ho utilizzato bilancini, non ho utilizzato i soliti criteri. Ho cercato di fare ciò che ritengo sia il meglio, partendo da una serie di considerazioni che non sono solo la competenza ma anche – lasciatemi usare questo termine –  la voglia e la fame di fare bene per questa città».

«Bisogna realmente mettersi a disposizione – ha continuato il sindaco – per quel progetto che noi abbiamo raccontato e che abbiamo il dovere di portare avanti così come lo abbiamo raccontato. Mi assumo io la responsabilità dei nomi e delle persone che vi presenterò perché io sono davvero convinta della scelta. Sono soddisfatta e credo che questa squadra sia davvero una gran bella squadra.  Noi così lavoreremo e ad ognuno di loro io chiedo di spogliarsi della propria provenienza sia essa partitica, sia essa lavorativa e di ricordarsi che lo sono qui per la città, a disposizione. Quindi non esiste più chi viene da dove, qual è il passato. Esiste l’oggi ed il futuro, quello che facciamo per la città. Ho tenuto, come vi dicevo, un faro. Questa non è una questione matematica, non è 2+2 uguale 4. E’ una composizione, ovviamente complessa, perché se io avessi potuto vi garantisco che ci sono molte altre persone che avrei potuto portare in giunta. Ci sono 9 assessori a disposizione».

«L’età media degli assessori è di 47 anni: non vuole essere una bandierina, vuole dire che in tutto questo ho anche pensato che c’è un dopo, che c’è un futuro, che c’è una classe dirigente che si deve approcciare e che serve a questa città. Io credo davvero che le persone che sto per presentarvi abbiano tutte le caratteristiche per fare bene. Dateci fiducia, aiutateci. Ho detto ad ognuno di loro che non voglio e non mi interessa la fedeltà ma il lavorare in squadra sì, per il bene di Piacenza. Se io sbaglio voglio che loro mi dicano che sto sbagliando e che mi convincano che ho sbagliato e perché ho sbagliato. Non ho la verità in tasca, sono un essere umano esattamente come voi. Ci vorrà un po’ di tempo perché abbiamo comunque trovato una situazione all’interno dell’ente complessa, sulla quale stiamo lavorando e io sono convinta che si farà bene».

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