Teatro, amore e fantasia. Laboratorio in collaborazione con il dipartimento di salute mentale

In corso il progetto di Nicola Cavallari che avrà per tema e protagonisti i 12 pazienti-attori che hanno partecipato all’inizio del laboratorio teatrale 2020 dei Diurni e Notturni

La forza di andare avanti e di inventarsi una prospettiva futura in un anno difficile, per tutti. Forse potremmo sintetizzare così il percorso dei Diurni e Notturni con Teatro Gioco Vita in questo complicato 2020, tra l’altro segnato dalla scomparsa di quattro componenti della compagnia: Eloisa, Marco, Elisabetta e Graziano.

Gli incontri del laboratorio teatrale sull’“Amleto” di Shakespeare curato da Nicola Cavallari, che doveva sfociare nella nuova creazione “Amlexotan”, dovevano iniziare il 26 febbraio scorso. Tutto sospeso per la prima emergenza dovuta alla diffusione del coronavirus. Non ci si è persi d’animo, e in attesa di ritrovarsi in presenza è stato avviato un progetto “a distanza”. Con la mediazione degli operatori del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza gli “attori” dei Diurni e Notturni hanno iniziato a lavorare sulle suggestioni dell’“Amleto”, tra parole e musica, secondo le indicazioni del regista Cavallari. Durante l’estate ci sono stati alcuni momenti, grazie a incontri svolti nei centri diurni di Castelsangiovanni e Fiorenzuola, in cui ci si è ritrovati per raccogliere le esperienze elaborate da ciascuno autonomamente e tra settembre e ottobre sono iniziati gli appuntamenti del laboratorio al Teatro Filodrammatici e al Teatro Gioia, che dovevano proseguire fino a dicembre quando prima di Natale sarebbe andata in scena la nuova produzione 2020 “Amlexotan”. Il progetto iniziale liberamente ispirato a Shakespeare, nonostante gli adattamenti in itinere, avrebbe mantenuto comunque la struttura di lavoro consolidata e articolata in una serie di incontri laboratoriali con una performance finale aperta al pubblico. Poi il percorso si è nuovamente interrotto per l’ulteriore aggravarsi della situazione sanitaria nel nostro paese. Bisognava quindi ragionare in una prospettiva inedita, e su questo si sono trovati sulla stessa lunghezza d’onda sia lo staff di Teatro Gioco Vita sia quello del progetto terapeutico Diurni e Notturni del Dipartimento di Salute Mentale, con responsabile Marco Martinelli e gruppo di lavoro formato da Alberto Basili, Giuliana Cortini, Monica Romanini, Silvia Santacroce.

È nato così un progetto artistico e organizzativo del tutto nuovo, compatibile con le restrizioni imposte dalle normative legate alla gestione dell’emergenza dovuta al coronavirus: “Teatro, amore e fantasia”, un progetto di Nicola Cavallari con l’obiettivo di realizzare un mediometraggio che potrà essere proiettato al Teatro Filodrammatici di Piacenza quando le condizioni lo permetteranno e successivamente riproposto sui social media.

Tema e protagonisti del film sono i 12 pazienti-attori che hanno partecipato all’inizio del laboratorio teatrale 2020 dei Diurni e Notturni con Teatro Gioco Vita: Rino Bertoni, Maria Teresa Dadomo, Pierangelo Ferrari, Marco Ferrando, Gian Luca Lodola, Massimo Maffi, Sami Mazzez, Luca Mezzadri, Ivo Pizzoni, Elisabetta Pogniani, Daria Reggiani, Ferdinando Scaglia. Si stanno realizzando, separatamente, altrettante interviste durante le quali ognuno può parlare liberamente dell’attuale situazione a partire dal lockdown di marzo, riflettere sul teatro e sul senso del fare teatro, raccontare il suo sentire e i suoi pensieri. Ogni intervista si conclude con la lettura di due brevi brani dell’“Amleto” di Shakespeare (tra cui non poteva mancare l’inizio dell’“essere o non essere”), testo su cui i Diurni e Notturni stavano lavorando prima della nuova sospensione dell’attività teatrale. In questo modo questi piccoli interventi teatrali mandati in video serviranno anche da “lancio” alla futura ripresa del lavoro “Amlexotan”, che quindi non sarà abbandonato ma rimarrà per i Diurni e Notturni quel “sogno nel cassetto” da tirare fuori quando si riuscirà a riprendere l’attività in presenza.

Le interviste sono registrate nelle città in cui hanno sede i tre centri di salute mentale ai quali fanno riferimento i 12 pazienti-attori: Piacenza, Castelsangiovanni e Fiorenzuola. Le riprese, là dove possibile, sono effettuate in luoghi noti delle città, anche per mostrare i siti monumentali, architettonici e storici più importanti del territorio in cui i nostri protagonisti vivono. Tra le location più significative, a Fiorenzuola piazza San Francesco e piazza Fratelli Molinari; a Piacenza il Teatro Filodrammatici e il cortile della Galleria Ricci Oddi.

“Teatro, amore e fantasia” è un progetto di Nicola Cavallari, che cura anche la regia teatrale. Le riprese sono di Simone Schiavi con la collaborazione di Raniero Bergamaschi per le riprese di backstage. A entrambi fa capo il lavoro di montaggio. La regia video è firmata da Cavallari, Schiavi e Bergamaschi.

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