Rinnovata la convenzione tra Comune di Piacenza e il Telefono Rosa. Barbieri: “Lavoro insostituibile”

Convenzione col Comune per Telefono Rosa

Telefono Rosa sin dal 1994 a Piacenza è al fianco delle donne nei momenti in uno almeno dei momenti più complessi della propria esistenza: quando si subisce un abuso. Oggi in Aula Consiliare è stato rinnovata la convenzione che unisce ulteriormente questa amministrazione al Centro Antiviolenza Associazione “La Città delle Donne” – Telefono Rosa, per contrastare questo fenomeno che in Italia conta 114 donne vittime di omicidio volontario nei primi 10 mesi 2017 (dati Eures), ma che purtroppo vede molti fascicoli archiviati per ragioni disparate. “Questa convenzione – ha riconosciuto la sindaca Barbieri – è un segno di riconoscenza per il lavoro fatto da Telefono Rosa. Nessuno potrebbe fare ciò che fate voi con la stessa preparazione e lo stesso amore. Mettete tutte voi stesse nel lavoro di recupero e prevenzione”. “Come istituzione – ha proseguito – abbiamo il dovere di esservi vicini. Il vostro è un lavoro insostituibile“.

La presidente Scardi ha riconosciuto con un velo di commozione l’importanza del riconoscimento da parte dell’amministrazione, ringraziando oltre alla sindaca anche l’assessore Sgorbati, “sempre presente, anche nei momenti di vacanza, condividendo con noi i problemi che mano a mano si presentavano, confermando nei fatti la volontà politica espressa in tal senso, così come il presidente della Commissione per i Servizi Sociali Carlo Segalini e tutti i consiglieri che ne fanno parte, perché l’audizione che abbiamo tenuto qui nel dicembre 2017 ha gettato le basi per questo straordinario risultato”. Per quanto concerne il supporto finanziario a Telefono Rosa, la convenzione assicura la copertura di una cifra annuale pari a 112 mila euro, con una ripartizione – tra i tre Comuni coinvolti – proporzionale alla popolazione residente dei rispettivi Distretti sanitari. I fondi regionali e nazionali che si renderanno disponibili, nell’ambito delle politiche di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, saranno destinati in primis a compensare – riducendone l’importo – le quote di risorse comunali. Qualora vi fossero delle eccedenze, saranno in ogni caso destinate all’attività della Casa Rifugio e del Centro Antiviolenza, in accordo con Telefono Rosa. L’intesa sancisce inoltre il coinvolgimento, per tutti i Comuni della provincia, nel condividere con l’associazione la progettazione e la gestione di percorsi individuali per le donne ospiti del Centro antiviolenza, comprensivi di eventuali interventi economici. Ogni Amministrazione sarà chiamata a questo impegno, con riferimento alle persone residenti nel proprio territorio.
La convenzione riepiloga anche i servizi che Telefono Rosa garantisce, gratuitamente, alle donne vittime di abusi, inclusa la reperibilità telefonica e il contatto diretto con le Forze dell’Ordine in situazioni di emergenza, nonché l’accoglienza protetta presso le proprie case rifugio, per le quali l’Amministrazione comunale ha dato mandato ad Asp Città di Piacenza di mettere a disposizione sedi adeguate. Al Centro di prima accoglienza situato sullo Stradone Farnese si aggiungono, infatti, due strutture residenziali a indirizzo secretato, per un totale di 17 posti.

“Abbiamo costruito qualcosa che prima non esisteva – ha sottolineato l’assessore Federica Sgorbati -, parlando del problema delle donne vittime di violenza, questo non si risolve con il solo ascolto, sono donne che vanno accompagnate per mano con supporto psicologico. Io preferisco rispondere con fatti concreti, e questo è un segno importante, un’attenzione concreta alle donne”.

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