Tensione al Polo Logistico Leroy Merlin di Castel San Giovanni per la protesta del sindacato Usb

Usb presidio Leroy Merlin

Sale la tensione al polo Leroy Merlin di Castel San Giovanni. Dalle 6,30 di questa mattina un centinaio di lavoratori della logistica aderenti alla Usb hanno istituito un presidio davanti al Logistic Park bloccando gli ingressi. La protesta nasce  da tre licenziamenti e da 25 sospensioni avvenute nel polo logistico dell’azienda a Rozzano.

«I manifestanti – spiega il sindacato in una nota – “chiedono buste paga e contratti regolari, la fine del caporalato, il reintegro dei colleghi licenziati, la stabilizzazione di tutti i lavoratori a tempo determinato, un giusto inquadramento professionale da parte delle cooperative che gestiscono il lavoro per Leroy Merlin. Vogliono un lavoro regolare, non come quello che viene praticato dalle cooperative spurie di cui si servono le multinazionali».

La nota si conclude annunciando ulteriori proteste ed affermando che si tratta di «una vertenza dura, lunga, molto ruvida che però non ha piegato la resistenza dei facchini e delle loro famiglie. Il bello deve ancora venire».

Davanti allo stabilimento è presente anche la polizia con il reparto mobile mentre all’interno sono state fermate decine di camion i cui autisti, di fatto bloccati, hanno avuto pesanti confronti verbali con i manifestanti. Dopo vari tentativi di mediazione alcuni mezzi pesanti hanno potuto lasciare il polo logistico.

Intorno alle dodici sembrava che tutti i camion non legati al trasporto di merci della Leroy Merlin venissero lasciati passare. Dopo pochi transiti però alcuni manifestanti si sono sdraiati per terra impedendo ulteriori uscite. Intanto all’esterno, lungo la strada, sono parcheggiati, numerosi camion che dovrebbero scaricare, creando pesanti conseguenze alla circolazione.

Riadh Zaghdane, tunisino, responsabile nazionale logistica di Usb, e Roberto Montanari, responsabile confederale, hanno spiegato che l’Unione Sindacale di Base non parteciperà al tavolo convocato per oggi pomeriggio dal prefetto di Piacenza, Maurizio Falco, ritenendo che non vi siano le condizioni.

«Lo sgombero dei manifestanti questa mattina ha creato una situazione inaccettabile, siamo in assemblea permanente con i lavoratori visto che le nostre richieste vengono puntualmente disattese, anche le più urgenti come le stabilizzazioni dei lavoratori attualmente sospesi solo per aver manifestato e la riassunzione dei tre ingiustamente licenziati».

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome