Terrepadane resta piacentina? Gli agricoltori avrebbero detto no al progetto Cai

Secondo indiscrezioni la lista di Coldiretti capitanata da Gabriele Girometta sarebbe uscita sconfitta dalle urne. Gli agricoltori piacentini avrebbero sposato la linea del presidente uscente Marco Crotti

Terrepadane

Manca ancora l’ufficialità e presso o studio del notaio Bianco sarebbero ancora in corso le fasi di spoglio dei voti per il rinnovo dei vertici di Terrepadane (le votazioni si sono tenute sabato e domenica scorsi). Secondo alcune voci insistenti pare però che ad avere la meglio sia stata la governance uscente guidata dal presidente Marco Crotti e sostenuta da una parte degli iscritti a Coldiretti e da Confagricoltura del presidente Filippo Gasparini.

Se quanto ci è stato riferito verrà confermato gli agricoltori piacentini avrebbero dunque detto no al progetto di accorpamento del consorzio agrario piacentino in Cai (Consorzi Agrari d’Italia quella). Una fusione che, secondo i detrattori, avrebbe visto notevolmente annacquata la presenza ed il “potere” di Piacenza in una struttura partecipata non solo da consorzi agrari ma anche da Bonifiche e sostenuta da Cassa Depositi e Prestiti.

A favore di Cai si era invece espresso convintamente  Gabriele Girometta, agricoltore, sindaco di Cortemaggiore, commissario provinciale di Forza Italia, uno dei candidati proposti da Coldiretti Piacenza alle elezioni di rinnovo delle cariche sociali del Consorzio Agrario Terrepadane e “papabile” presidente qualora la sua lista avesse vinto.

Uno dei motivi del contendere fra le due fazioni era legato anche a 700 nuovi soci entrati recentemente nel consorzio e che per questo sono stati esclusi dal voto dal consiglio uscente.

Crotti, da noi interpellato, non ha voluto al momento rilasciare dichiarazioni al riguardo poiché “impegnato in riunione”.

Se questa indiscrezione troverà conferme nelle prossime ore è probabile dunque che si disegni un futuro ancora tutto piacentino per Terrepadane con possibili alleanze con altri consorzi che a loro volta non hanno aderito a Cai come Cremona ma anche Novara a Vercelli.

Bisognerà anche capire cosa accadrà in casa Coldiretti: l’associazione piacentina su questa vicenda si è fortemente divisa. Riuscirà a ricompattarsi o ci sarà una diaspora di agricoltori verso Confagricoltura?

 

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