Tragica fine per Gianpaolo Bertuzzi. Muore  nel camper in fiamme sulla Statale 45

Gian Paolo Bertuzzi ritrovato a Chieti

Sarebbe di Gianpaolo Bertuzzi il corpo completamente carbonizzato trovato all’interno del camper che si è incendiato, la scorsa notte, sulla Statale 45 appena fuori di Travo (PC).

Alcuni automobilisti hanno visto il veicolo ricreativo avvolto dalle fiamme ed hanno chiamato i soccorsi. I carabinieri giunti prontamente sul posto hanno provato a spegnere l’incendio con un estintore ma era purtroppo tardi. Sul posto sono confluiti anche i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza il mezzo.

Gianpaolo Bertuzzi si era allontanato da casa, lo scorso 31 maggio. Qualche giorno dopo la sua auto era stata trovata abbandonata vicino al porto di Ancona. Alcuni sommozzatori perlustrarono anche lo specchio d’acqua antistante.

In realtà l’artigiano piacentino aveva acquistato, per qualche migliaio di euro, il vecchio camper e si era rifugiato in un’area sosta, in provincia di Chieti. Qui lo ritrovarono i carabinieri.

La vicenda sembrava definitivamente conclusa: l’uomo si era infatti allontanato volontariamente. Era giuto dunque che si spegnessero i riflettori e la vicenda tornasse a riguardare la sfera personale e famigliare. Invece ieri notte il drammatico epilogo.

Sembra che Bertuzzi avesse comunicato ala famiglia l’intenzione di tornare a casa, a Settima.

Saranno ora i rilievi dei Vigili del fuoco, le indagini dei carabinieri e l’autopsia a tentare di stabilire cosa sia esattamente successo ieri notte. Gli esami medico-legali serviranno anche a dare la certezza assoluta che l’uomo morto nell’incendio sia effettivamente Gianpaolo Bertuzzi. Gli elementi raccolti dai carabinieri lascerebbero pochi dubbi ma, avendo l’incendio reso impossibile un riconoscimento, bisogna attendere i riscontri di laboratorio.

Il camper era decisamente vecchio e probabilmente non in perfetto stato. Prima di essere avvolto dalle fiamme è uscito leggermente di strada, con le ruote destre. Potrebbe essere stato un guasto meccanico, oppure un momento di distrazione da parte di Bertuzzi, o ancora un malore. Le fiamme potrebbero essersi sviluppate in seguito all’impatto e rapidamente propagate a tutta la struttura. Non si esclude neppure il cortocircuito elettrico, anche perché la parte più danneggiata è quella anteriore.

Saranno le indagini coordinate dal sostituto procuratore Matteo Centini a chiarire l’esatta dinamica dell’incidente ed anche gli sposamenti effettuati dall’arigiano in questi ultimi giorni di vita.

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