Trespidi e Monti (Liberi) intervengono sulla chiusura indagini per Borgo Faxhall

"Nella pratica amministrativa contano gli scopi ma conta soprattutto che non si arrechi alla comunità un danno erariale. Bene ha fatto la Barbieri a presentare l'esposto"

I consiglieri comunali del gruppi Liberi, Mauro Monti e Massimo Trespidi intervengono sulla vicenda di Borgo Faxhall e sulla chiusura delle delle indagini della Corte dei Conti sull’accordo immobiliare su Borgo Faxhall risalente al 2014-16, indagini aperte in seguito all’esposto del Sindaco Barbieri e che hanno portato alla quantificazione di un danno erariale per il Comune e per i piacentini di oltre tre milioni di euro.

«Ringraziano il Sindaco Barbieri che si è mossa a difesa degli interessi dei piacentini e a tutela della legalità – dicono i due esponenti di Liberi. – Questa è il primo, inevitabile ed essenziale commento alla notizia della chiusura indagini. La vicenda, che coinvolge esponenti di spicco della Giunta Dosi e del Partito Democratico di cui hanno fatto parte gli attuali candidati sindaco delle due sinistre, Katia Tarasconi e Stefano Cugini, bissa il pasticcio sulla pratica dell’ex Macello che è già costata ai piacentini quattro milioni di euro. Siamo perplessi davanti alle prime reazioni delle persone coinvolte che, come leggiamo, invocano a difesa il principio dell’aver operato per il pubblico interesse. Nella pratica amministrativa contano gli scopi (in questo caso “risolvere un problema annoso della città” come scrive il PD in una sua nota), ma conta anche la forma con cui li si persegue. E conta soprattutto che non si arrechi alla comunità un danno erariale, come ipotizza la Corte dei Conti. Confidiamo in un chiarimento nel merito che sottragga le persone coinvolte da pesanti oneri compensatori, ma soprattutto rassereni la comunità cittadina rispetto allo sconcerto che la vicenda ha prodotto.

Per tutto questo crediamo che Piacenza abbia ancora bisogno di un Sindaco come Patrizia Barbieri che anche in questa circostanza ha mostrato doti di attenta gestione della cosa pubblica e di rispetto per le pratiche di legalità che, in presenza di una vicenda per lei non chiara, l’ha portata a rivolgersi alla Corte dei Conti».

 

 

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