Un asilo a Borgotrebbia come simbolo di rinascita di Piacenza. La proposta delle opposizioni

Le minoranze in consiglio comunale consegnano all'amministrazione l'idea di una nuova struttura per l'infanzia che vada a sostituire quella inagibile dal 2017. Intervista a Massimo Trespidi

Nuovo asilo a Borgotrebbia proposto dalla minoranza

Un asilo a Borgotrebbia come simbolo tangibile della rinascita di Piacenza (città Unicef) dopo il difficile periodo della pandemia. La proposta è stata presentata oggi, presso la sala del consiglio comunale, in maniera unitaria dalle opposizioni e consegnata all’amministrazione della nostra città, nella speranza che possa essere accolta e che diventi anche un’occasione per condividere un progetto al di là degli steccati ideologici e politici.

«Nel 2017 – ha spiegato Massimo Trespidi- l’asilo Oasi è stato chiuso per gravi problemi strutturali. Ora proponiamo un’opera che può divenire anche un simbolo. Le famiglie sono state duramente colpite da un punto di vista sociale ed economico dal Coronavirus  e bisogna supportarle».

Gli esponenti della minoranza hanno ipotizzato la costruzione di una nuova struttura in via Trebbia in un’area di 11 mila metri quadri già di proprietà del Comune, quella situata fra l’ex galoppatoio ed il parco giochi. Un’area attualmente destinata a verde pubblico attrezzato «ma – è stato detto – basterebbe una delibera del consiglio per cambiare la destinazione in scolastica. Per l’opera stimiamo occorrano circa 1 milione e 200 mila euro, massimo 1 milione e 500 mila euro».

Secondo i consiglieri comunali l’opera potrebbe essere finanziata interamente dal comune (sfruttando l’avanzo di bilancio di 8 milioni di euro) o ancora meglio attraverso una partnership pubblico privato che veda la partecipazione di più soggetti a partire magari dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.

«Crediamo che sia un’opera in grado di dare risposte concrete ad un’esigenza urgente in un quartiere popoloso. Un segno della solidarietà e compartecipazione di questa città che guarda al proprio futuro. Vista la vicinanza con le scuole elementari potrebbe nascere una vera e propria cittadella dell’infanzia. L’area su cui si trova il vecchio asilo potrebbe invece essere alienata».

«E’ una proposta – è stato detto- che vede unite tutte le minoranze, in maniera trasversale e che ci auguriamo venga fatta propria da tutto il consiglio comunale. Ci sono risorse disponibili».

Intervista a Massimo Trespidi

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