Un piacentino fra i principali progettisti dell’ALFA di inizio Novecento

Ad un conferenza del CPAE raccontata la storia di Giuseppe Merosi, progettista di punta della Anonima Lombarda Fabbrica Automobili poi diventata Alfa Romeo

Il Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca racconta di un piacentino protagonista nel mondo dei motori ad inizio Novecento. Un “geometra” capace di farsi strada agli albori dell’automobilismo sportivo e poco conosciuto, anche nel nostro territorio.

L’ultimo appuntamento dell’anno organizzato dall’associazione nella splendida cornice di Palazzo Farnese, il cui cortile ha ospitato alcune auto d’epoca e youngtimer, ha avuto come protagonista Giuseppe Merosi, progettista capace di farsi strada nell’A.L.F.A. che, con il passare degli anni, si sarebbe trasformata nell’Alfa Romeo.

Ad introdurre la conferenza in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale è stato Stefano Perrucci che «con piacere e orgoglio» ha portato i saluti della sindaca Tarasconi e dell’assessore alla cultura Fiazza a tutti i presenti per cedere poi la parola a Claudio Casali, presidente del CPAE che ha introdotto i relatori Lorenzo Boscarelli (Presidente AISA, Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile), Giovanni Groppi (Responsabile attività culturali CPAE) e Rino Rao (Membro della Commissione Cultura ASI).

La conferenza si è aperta con un interessante excursus sulla situazione sociale ed economica della Piacenza dalla seconda metà dell’Ottocento in poi, cornice necessaria e ben costruita da Lorenzo Boscarelli per introdurre la figura di Merosi. L’evoluzione del tessuto industriale da una struttura prettamente di autosufficienza nel Ducato di Parma e Piacenza, il tasso di alfabetizzazione e scolarizzazione locali e la nascita del Regno d’Italia sono fluiti nelle parole di Boscarelli che ha poi passato il testimone a Rino Rao per tracciare i contorni della carriera di Merosi.

Un piacentino ante litteram formatosi al “Romagnosi” e di carattere piuttosto riservato che dopo una fallimentare esperienza di imprenditore nel campo delle biciclette decide di intraprendere una carriera nella nascente industria motoristica. I primi passi mossi alla Marchand, il passaggio alla FIAT e alla direzione tecnica del settore auto Bianchi prima dell’approdo in A.L.F.A. (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) del Cavalier Ugo Stella. Merosi si fa conoscere per la progettazione di alcuni modelli come la 24 HP e per l’introduzione di alcune soluzioni tecniche piuttosto all’avanguardia. Emblematico in questo senso l’intervento di Giovanni Groppi che ricorda il suo passato al Politecnico di Milano quando il professor Giancarlo Ferrari aveva proiettato uno schema di un motore A.L.F.A. che aveva suscitato grande stupore tra gli studenti convinti che si trattasse di una soluzione ben più moderna rispetto al 1914, anno di nascita di uno dei progetti di Merosi.

La staffetta tra Groppi e Rao ha consentito ai presenti di affrontare passo dopo passo tutte le vicende collegate all’azienda milanese, a Merosi e alla sua “rivalità” con un altro progettista dell’epoca, il piemontese Vittorio Jano, con il quale le vicende personali e professionali si intrecceranno negli anni. Tante le curiosità e gli aneddoti raccontati così come gli aspetti tecnici analizzati con precisione e profondità.

La giornata organizzata dal CPAE si è poi spostata al “Grande Albergo Roma” per un pranzo con i soci, occasione per i ringraziamenti alle amministrazioni comunali solidali con le attività del club nonché agli sponsor. Momento decisamente partecipato è arrivato con la donazione all’”Associazione Sonia Tosi ODV” dei proventi ricavati dall’asta benefica svoltasi in occasione dell’ultima edizione della Vernasca Silver Flag dello scorso giugno.

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