Un voto online per sostenere un progetto agricolo di Piacenza

Un’azienda agricola, due cooperative sociali ed una onlus vogliono far conoscere al pubblico frutta e verdura prodotti secondo criteri biosostenibili da persone con fragilità psichiche o fisiche. Come sostenerli in un concorso

Si chiama “Rete2: potenziamo la rete” un progetto tutto piacentino che vede scendere in campo un’azienda agricola (Campo Lunare), due cooperative sociali (Des Tacum e Cotepi ) e una onlus (La Ricerca) allo scopo di far conoscere (e gustare) al vasto pubblico frutta e verdura prodotti secondo criteri biosostenibili da persone con fragilità psichiche o fisiche. Il progetto, che mette in collegamento il mondo agricolo, il mondo educativo e dei servizi socio-assistenziali ed il mondo dalla piccola distribuzione organizzata, è tra i 45 partecipanti al concorso nazionale “Coltivare agricoltura sociale 2020” organizzato da Confagricoltura e Onlus Senior – L’Età della Saggezza, Reale Foundation (Reale Mutua), in collaborazione con Rete Fattorie Sociali e Università di Roma Tor Vergata. E’ possibile sostenerlo con un semplice clic sulla tastiera del computer  collegandosi online al sito www.coltiviamoagricolturasociale.it. Per votare c’è tempo sino alla mezzanotte del 26 novembre. In palio ci sono tre premi in denaro (ognuno da 40 mila Euro).

Quale l’opportunità offerta? Coinvolgere un maggior numero di piccoli produttori locali in un percorso avviato due anni fa dalla stessa squadra agricolo-sociale con il progetto Ac…cogliere che ha formato al lavoro nei campi secondo i criteri di ecosostenibilità 7 persone svantaggiate, producendo quintali di frutta (una ventina solo di fragole) e ortaggi per ogni ciclo stagionale. “Vogliamo trasformare questa esperienza in attività stabile e duratura coinvolgendo sempre più soggetti anche per quanto concerne la distribuzione dei prodotti, portandoli sui mercati o direttamente a domicilio –  spiega Alessandro Chiodaroli, responsabile dell’azienda agricola Campo Lunare di Gerbido di Mortizza, capofila della cordata – e raggiungere così un livello di auto-sostenibilità che assicuri anche continuità all’attività lavorativa dei soggetti svantaggiati”.

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