Vaccinazioni Covid a Piacenza: da martedì 16 si parte con gli ultra 85enni

Le dosi sono ancora poche e, salvo cambiamenti, si procederà con circa 230 prime vaccinazioni al giorno. Intanto si fatica a trovare personale sanitario per eseguire i vaccini. Al momento nessuna reazione allergica importante

Inizierà martedì della prossima settimana la fase di vaccinazione degli ultra ottantenni in provincia di Piacenza. Gli anziani stanno ricevendo in questi giorni la lettera del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in cui verranno spiegate nel dettaglio le modalità per la prenotazione.

Si partirà dalle persone nate nel 1936 e negli anni precedenti. Dopo circa un paio di settimane verranno vaccinate le persone nate dal 1937 in poi.

Le modalità di prenotazione dovrebbero essere le consuete: presso il Cup (anche se viene sconsigliato recarsi agli sportelli), attraverso il servizio telefonico Cuptlel, presso le farmacie ed attraverso il fascicolo sanitario elettronico.

Si potrà liberamente scegliere la sede dove farsi vaccinare, senza vincoli territoriali.

Oltre a Piacenza saranno progressivamente approntati anche i punti vaccinali  presso l’ospedale di Bobbio, presso una sala polivalente (messa a disposizione dal comune) a Bettola,  in un immobile (preso in affitto) a Fiorenzuola ed a Castel san Giovanni presso il Pala Castello.

In alcune sedi si partirà presso strutture provvisorie come a Fiorenzuola dove, in attesa che sia pronto il punto vaccinazioni a marzo, si vaccinerà presso l’ex macello al pomeriggio. Le sedi provvisorie dovrebbero partire a metà febbraio.

Purtroppo, come è noto, mancano le dosi ed in questo momento si procede con circa 230 prime inoculazioni al giorno ed altrettante seconde inoculazioni.

A ieri, nella nostra provincia, sono state effettuate 17.313 vaccinazioni. Le vaccinazioni con seconda dose sono 7.581. La fase di vaccinazione dei sanitari si avvia verso la conclusione mentre nelle residenze per anziani su 1.934 persone vaccinabili 1.051 hanno già ricevuto la prima dose e 815 la seconda dose, con benefici in termini di minori positività che già si fanno sentire.

Nota dolente invece sul fronte dei vaccinatori che mancano all’appello. E’ pur vero che in questo momento, causa la scarsità di vaccini, non si sono evidenziati particolari problemi. Se però nelle prossime settimane dovessero  aumentare le dosi scarseggerebbero i sanitari per inocularle.

Inconsistente al momento l’apporto da parte del personale promesso dal commissario Arcuri: a Piacenza è arrivato un solo vaccinatore.

Pochi anche coloro che hanno risposto ai bandi dell’azienda sanitaria piacentina. Nuovi bandi saranno pubblicati nei prossimi giorni ed inoltre l’Ausl proverà a battere una strada alternativa: quella di coinvolgere personale interno, con turni straordinari retribuiti.

Infine una considerazione sulle reazioni avverse al vaccino.

Il direttore generale Luca Baldino, ha detto che non si sono al momento verificate criticità. Come avviene per altre vaccinazioni vengono segnalati alcuni fastidi (in particolare alla seconda dose). I più comuni sono mal di testa (per uno o due giorni), indolenzimento del braccio, brividi o qualche linea di febbre per un giorno, ma nessuna reazione importante.

Proprio ieri c’è stato un caso di reazione più seria, ma si trattava di un paziente con note problematiche allergiche su cui si è ritenuto di procedere comunque alla vaccinazione ed il caso è stato gestito.

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