Venerdì i mussulmani piacentini celebrano la festa di Abramo

Detta anche Festa del Sacrificio si terrà nel parcheggio di Piacenza Expo nel rispetto delle norme anti Covid

Saranno alcune centinaia i musulmani piacentini che, nel rispetto delle vigenti norme anti assembramento festeggeranno dopodomani l’Eid Al-Adha anche conosciuta come festa del Sacrificio o festa di Abramo. L’appuntamento è per venerdì 31 luglio, a partire dalle ore 7.30, presso il parcheggio di Piacenza Expo. La festa poi continuerà in ciascuna famiglia. Per i musulmani del mondo questa festa è il simbolo di completa fede e abbandono ad Allah

Secondo la tradizione il profeta Abramo infatti, fu messo alla prova per dimostrare la sua devozione a Dio; gli venne chiesto di sacrificare il figlio come segno di amore nei Suoi confronti.

Abramo spiegò al figlio l’ordine divino e Ismaele (a differenza della tradizione cristiana che indica Isacco come figlio prescelto per il sacrificio) accolse la decisione divina senza esitare minimamente. Poco prima di eseguire il sacrificio però, il Signore mandò un angelo che lo interruppe e sostituì il corpo del figlio con un montone.

Abramo fu messo alla prova con ciò che aveva di più prezioso, il Signore lo premiò per questo suo gesto che funge da lezione ai fedeli di tutte le religioni monoteistiche.

I musulmani di tutto il mondo che ne hanno la possibilità, infatti, ricorrono a due metodi; eseguendo il sacrificio del montone il giorno della festa e dividendo la carne tra parenti, vicini, bisognosi lasciando una parte per la propria famiglia oppure effettuando donazioni ad apposite organizzazioni che si occupano del sacrificio e della spartizione della carne nei paesi più bisognosi.

La festa del sacrificio coincide con il decimo giorno del mese islamico (lunare) di Dhul Hijja in cui i musulmani si trovano a completare gli ultimi riti del pellegrinaggio, il quinto pilastro dell’Islam, nella terra santa di Mecca. Questo anno il i milioni di musulmani che ogni anno svolgono questo viaggio non hanno avuto la possibilità di farlo per via dell’emergenza Coronavirus, l’Arabia Saudita infatti ha permesso in questi giorni solo ai locali di svolgere il  rito.

 

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