Venticinque minuti per soccorrere una signora di Castel San Giovanni, vittima di un malore

Secondo il consigliere regionale della Lega Valentina Stragliati, che denuncia l'episodio, occorre riaprire al più presto il locale pronto soccorso

Ospedale di Castel San Giovanni

Si è rischiato grosso ieri sera a Castel San Giovanni quando una signora anziana si è accasciata al ristorante a causa di un malore. Immediata la richiesta di soccorsi che, tuttavia, non sono riusciti a raggiungere la signora se non dopo 25 minuti dalla chiamata.
“Fortunatamente la vicenda si è risolta in modo positivo, ma il malore poteva essere ben più grave e a quel punto saremmo qui a piangere una tragedia che poteva essere evitata. Pertanto ribadisco l’urgenza di riaprire h24 il pronto soccorso di Castel San Giovanni, onde evitare di mettere ulteriormente sotto pressione le due ambulanze presenti a Castello e Pianello, chiamate non solo presidiare l’intera Val a Tidone ma anche ad effettuare interventi tempestivi. Una contraddizione evidente: dovendo “coprire” un territorio così vasto per poi accompagnare, nottetempo, i pazienti al pronto soccorso di Piacenza, è evidente che l’ottimo e puntuale servizio di  pubblica assistenza si scontri contro difficoltà oggettive connesse alle distanze da percorrere e al ridotto numero (appena 2) di ambulanze a disposizione”.

E’ la denuncia di Valentina Stragliati, consigliere regionale della Lega, che ha annunciato il deposito di un’interrogazione specifica su quanto accaduto ieri sera.
La riapertura del pronto soccorso di Castel San Giovanni è una battaglia che Stragliati, insieme al capogruppo Lega ER, Matteo Rancan, stanno conducendo dalla prima ora, ovvero da quando lo scorso anno è scoppiata l’emergenza pandemica, che ha portato con sé l’apertura di reparti Covid e la chiusura di diversi Pronto soccorso periferici.

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