Via Cittadella: la grù … non c’è più ma “il rudo” resta e gli intonaci cadenti pure

Dopo 128 giorni rimosso (ma non del tutto) il lentissimo cantiere voluto dall'Ausl di Piacenza per riparare il tetto ammalorato dell'ex hotel San Marco. Peccato che non si sia pensato di dare una sistemata anche alle parti più precarie

Siamo sicuri che se fosse stato un privato il committente del cantiere presso l’ex hotel San Marco le cose sarebbero andate in maniera assai diversa, con differenti tempistiche e modalità esecutive. Invece siccome la proprietà è per due terzi dell’Ausl di Piacenza e per un terzo del Comune per portare a termine lavori eseguibili in un paio di settimane si sono impiegati ben 4 mesi e cinque giorni, con conseguente chiusura della strada nel tratto compreso fra largo Matteotti e via Borghetto.

Del resto il cantiere è apparso pressoché deserto per gran parte dei quasi tutto il periodo con sporadici interventi da parte di pochi operai. Sarebbe, per inciso, interessante sapere chi si è fatto carico dei costi di occupazione del suolo pubblico nonché quelli di noleggio della gru e del ponteggio e se (chiunque questi sia) non abbia trovato fortemente diseconomico prolungare i “lavori” per 128 giorni.

Ieri si è provveduto a smontare parte del ponteggio mentre questa mattina è stata smontata la gru. Al momento però la gabbia di legno che proteggeva la gru è rimasta al suo posto tappando ancora la strada così come è ancora montato un pezzo del ponteggio.

Molti intanto si chiedono che senso abbia avuto con gru ed impalcature in posizione intervenire solo sulla porzione ammalorata del tetto senza occuparsi minimamente di  persiane ed intonaci cadenti. E’ pur vero che l’Ausl da svariati anni tenta (senza successo) di vendere il palazzo e che dunque si limita agli interventi indifferibili; visto il costo irrisorio che avrebbe comportato  non sarebbe stata una brutta idea pensare almeno di rattoppare le parti di intonaco distaccate. Si sarebbe dato un minimo di senso ad un cantiere di disarmante lentezza e  si sarebbe contribuito a rendere più decoroso il centro della città (tema che dovrebbe stare a cuore al Comune, comproprietario dello stabile).

A proposito di decoro … ci si augura che ora qualcuno si faccia finalmente vedere per pulire l’intera strada ed specialmente il tratto finale della via che, dopo mesi di abbandono, è diventato una imbarazzante discarica a cielo aperto, all’ombra del Gotico.

Perché per rendere una città turisticamente attraente non servono solo “piani strategici di promozione territoriale”. A volte due cazzuole di intonaco e quattro colpi di ramazza possono fare miracoli impensati.

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