Via Cittadella: una strada “dimenticata da Dio” … ma soprattutto dal sindaco

Nella centralissima strada hanno aperto sei nuove attività in cinque anni. Anziché essere valorizzata la via è abbandonata a sé stessa, con un cantiere fermo da oltre un mese e nessuno che si occupi di spazzare l’asfalto

Via Cittadella, nel tratto che va dall’albergo Roma a via Borghetto è una assoluta eccezione nel panorama cittadino. Mentre in altre strade i negozi abbassano definitivamente le serrande qui, negli ultimi cinque anni alla storica gioielleria Fugazzi ed alla torrefazione Mercato del Caffè si sono aggiunti sei nuovi negozi: Gli Essenziali, dedicato al benessere ed all’aromaterapia, l’enoteca Marenghi, il parrucchiere EBrush, Celestina Vintage, il Bacaro e la Galleria delle Visioni. Otto attività che animano una via a ridosso di piazza Cavalli, una strada che, in qualunque altra città d’Italia, sarebbe valorizzata con ogni mezzo come lo sono, ad esempio, nella vicina Parma i Borghi.

A Piacenza invece questo tratto di collegamento fra palazzo Farnese e palazzo Gotico sembra sempre più abbandonata a sé stessa. L’asfalto si sta letteralmente sfaldando pezzo dopo pezzo, alla faccia delle PM10: qui le particelle di bitume distaccate più che micro … sono macro e facilmente fotografabili (vedere immagini sotto).

Il tratto successivo della stessa via è stato riasfaltato recentemente mentre questo pezzo è stato totalmente ignorato in virtù di  futuri ed imprecisati lavori di qualificazione.

La situazione è però precipitata con l’arrivo del cantiere per risistemare parte del tetto l’ex albergo San Marco. Un mese ed una settima fa è stata montata la gru, la settimana successiva è stata montata l’impalcatura e poi … nulla: nessun operaio al lavoro. Nel frattempo la via è bloccata al transito automobilistico e rimane aperto solo uno stretto passaggio pedonale. Se la mancanza di sollecitudine nell’effettuare i lavori sarebbe poco tollerabile da parte di un privato in questo caso diventa totalmente incomprensibile visto che proprietari del cadente edificio sono due enti pubblici: l’azienda Usl di Piacenza per due terzi e proprio il Comune di Piacenza per il terzo restante.

Logica vorrebbe che quando si programmano lavori con impatto su un centro abitato gli stessi fossero i più veloci possibile (anche perché sarebbe curioso sapere chi si fa carico dei costi di una gru ed un ponteggio inutilizzati da quasi 40 giorni).

Il tappo costituito dall’antiestetico cantiere (che forse si sarebbe potuto abbellire in qualche modo) crea una serie di problemi a chi abita e lavora nella strada a partire dalle difficoltà per i residenti (ed i corrieri) che devono entrare o uscire pericolosamente in retromarcia sulla trafficatissima via Borgetto.

A saltare subito all’occhio è però la mancanza di regolare pulizia del manto stradale da parte della società incaricata. Forse a causa di difficoltà di manovra la moto spazzatrice qui non si vede da tempo. Intanto lo sporco si accumula, complice anche la maleducazione di tante persone, partendo dai fumatori che gettano per terra le cicche delle sigarette e passando per quei proprietari di cani che non raccolgono le deiezioni dei loro animali. Lo sporco si accumula ed aumenta esponenzialmente la sensazione di incuranza della cosa pubblica. Sempre per problemi legati alla viabilità anche i camion addetti alla raccolta dei cartoni non passano nei giorni prestabiliti per recuperare gli scatoloni.

Il “rudo” è sotto gli occhi di tutti … solo la pubblica amministrazione sembra non accorgersene, nonostante sia ad un centinaio di metri dai propri uffici. Basterebbe, per vederlo, fare due salutari passi fuori dal Palazzo …

Publicità

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome