Vigili del fuoco: “non ci servono medaglie ma personale e mezzi adeguati”

Giovedì a Piacenza sciopero di 12 ore (non avveniva da anni). I pompieri lamentano una situazione ormai insostenibile con scarsità di uomini ed un'età di molti mezzi superiore ai 25 anni. L’autoscala di Fiorenzuola ne ha ben 36

Come avevamo annunciato nei giorni scorsi i sindacati Conapo e Cgil Funzione pubblica hanno indetto una prima giornata di sciopero di 12 ore il prossimo giovedì 11 Aprile. Era da molti anni che i pompieri della nostra città non incrociavano le braccia ma ormai la situazione, secondo i sindacati è divenuta insostenibile «non abbiamo mai perso occasione – dicono Massimiliano Clini di Conapo e Giovanni Molinaroli FP CGIL VVF – di sottolineare le evidenti criticità che attanagliano da troppo tempo il Corpo, non ultima la gravissima mancanza della tutela infortunistica del personale che, nonostante l’età media sempre più alta, quotidianamente rischia la vita, ancora di più a causa della cronica carenza d’organico, per non parlare della evidente sperequazione economica che caratterizza la nostra amministrazione nei confronti di altri corpi dello Stato».

Secondo quanto sostengono i sindacati la situazione nella quale versa il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Piacenza sarebbe  «gravissima e non più sostenibile, in termini di uomini e mezzi. Nonostante l’Amministrazione Centrale dei Vigili del Fuoco sia a conoscenza dell’attuale enorme carenza di uomini, nonostante le informative inviate a Roma dal Dirigente Provinciale VVF unitamente al Prefetto di Piacenza ed al Direttore regionale VVF dell’Emilia Romagna, nulla è cambiato».

In particolare viene evidenziata la condizione dei mezzi utilizzati per prestare soccorso.

«A peggiorare la situazione – dicono i sindacati – si deve sommare la notevole vetustà dei mezzi con i quali prestiamo soccorso, che oltretutto nell’attuale sede non trovano nemmeno un ricovero adeguato, e le limitate risorse economiche con le quali i comandi quotidianamente fanno i conti. Al Comando di Piacenza, a fronte di un organico teorico di 191 unità, oggi il servizio di soccorso viene garantito da sole 145 unità divise nei 4 turni di lavoro e cioè 36 unità per ogni turno invece delle 47 previste. Da questi numeri vanno ovviamente sottratte le assenze a vario titolo, recuperi compensativi per non eccedere le 36 ore settimanali, ferie, assenze per corsi di formazione, malattie, infortuni e quant’altro. In tutta la Provincia di Piacenza, con il personale attualmente a disposizione ci si trova a dover garantire il servizio di soccorso mediamente con 25 unità effettive suddivise tra i tre distaccamenti di Fiorenzuola, Bobbio e Castel San Giovanni (5 per ognuno) e la sede centrale (10 operativi) dai quali vanno sottratti il Capo Turno e due operatori di Sala Operativa che per gestire correttamente gli interventi debbono continuamente presidiare la sede. Riteniamo che 7 Vigili del Fuoco, i quali debbono garantire in prima battuta il soccorso tecnico urgente ad una Città come Piacenza e la sua periferia, oltretutto in grande espansione ad esempio sotto il profilo della logistica, siano oggettivamente troppo pochi».

I sindacati sanno che non sarà possibili riuscire a colmare in tempi brevi la carenza di 40 unità:  «abbiamo chiesto più volte e continuiamo a chiedere con forza un pacchetto aggiuntivo di ore straordinarie per sopperire temporaneamente a detta carenza senza aver mai avuto un riscontro positivo. Inoltre abbiamo chiesto più e più volte al Dirigente VVF Provinciale Dott. ing. Francesco Martino di certificare un numero minimo di unità in forza nella sede centrale di Piacenza, pari a nostro avviso a 13 unità, indispensabile per poter garantire il soccorso essenziale in un’area cittadina come la nostra. Questa nostra richiesta non è mai stata presa in considerazione dal nostro Dirigente VVF Provinciale, nonostante sia nei suoi poteri istituzionali la rimodulazione temporanea del dispositivo di soccorso.

Come se non bastasse la carenza del personale, aggiungiamo che a causa della vetustà dei nostri mezzi di soccorso, che comporta tra l’altro frequenti e costose manutenzioni, sempre più spesso siamo costretti ad effettuare interventi di soccorso con macchine che hanno alle spalle oltre 25 anni di onorata carriera (ben 36 per l’autoscala che è a Fiorenzuola) non garantendoci la necessaria affidabilità.

Ci preme inoltre sottolineare che nonostante lo sciopero sia stato indetto dai nostri due sindacati anche le altre sigle sindacali presenti lo appoggiano partecipandone attivamente.

Troppe volte abbiamo sentito parlare del nostro corpo come un manipolo di eroi tutte le volte che ci troviamo ad affrontare calamità o interventi rilevanti… per poi essere candidamente dimenticati il giorno dopo.

Troppe volte abbiamo sentito proclami da campagna elettorale puntualmente smentiti col passare del tempo.

I Vigili del Fuoco hanno bisogno di risposte concrete, a cominciare da quello che si può fare a livello provinciale – dove la dirigenza non ha dato risposte adeguate nemmeno per la parte, per quanto limitata, di propria competenza – per poter migliorare l’efficienza e la sicurezza negli interventi di soccorso.

Nella medesima giornata dello sciopero, lunedì 11 aprile, dalle 10 alle 12, si terrà un presidio nel piazzale antistante la sede centrale in Strada val Nure 9 al quale invitiamo chiunque voglia realmente e fattivamente sostenere la nostra battaglia: non abbiamo bisogno di medaglie né della visibilità di una giornata, abbiamo bisogno di personale, di mezzi adeguati al servizio che forniamo e di una rimessa per ricoverarli in modo adeguato.

Crediamo fortemente che stavolta chi abbandona i Vigili del Fuoco in generale, e di Piacenza in particolare, in questo delicato momento, senza fare tutto ciò che è nelle proprie possibilità, si rende complice delle conseguenze di questa insostenibile situazione».

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